venerdì , 22 Novembre 2024

Caro Mensa: le mamme arrabbiate presentano per la prima volta a Montesilvano una proposta formale di delibera popolare

Ed è stato Pasquale Barilone ad accompagnare le mamme indirizzandole all’uso di un percorso di democrazia partecipativa concreto e trasparente, previsto dal vigente Statuto Comunale, volto alla risoluzione del problema.

Come giovani carbonare, 119 mamme di Montesilvano, per la prima volta nella storia del Comune, presentano una proposta di deliberazione di iniziativa popolare (art. 11 dello Statuto) ed invitano il Sindaco e la Giunta Municipale a revocare in autotutela la delibera di Giunta nr. 132, del 14 luglio 2015 per vizio di legittimità nella parte inerente la rideterminazione tariffaria della refezione scolastica e del trasporto scuolabus sulla base dei valori “ISEE”.

Dalla parte delle famiglie anche una recente sentenza amministrativa del Tar Toscana n.559 del 11.4.2013, come ricorda Pasquale Barilone, il quale fa rilevare che, come riconosciuto dalla Giurisprudenza amministrativa l’ISEE è applicabile solo alle prestazioni assistenziali in senso proprio, tra cui non rientra la mensa scolastica e la Scuolabus. Essa infatti non è finalizzata al superamento di specifiche situazioni di bisogno o di difficoltà delle persone, ma è rivolta alla generalità dei minori frequentanti le scuole dell’infanzia ed elementari del territorio comunale.
Il Comune di Montesilvano perciò applicando l’ISEE ha violato l’articolo 1 del decreto legislativo 109/1998, il quale limita l’utilizzo dei criteri unificati di attuazione della situazione economica ai richiedenti prestazioni o servizi sociali assistenziali che non siano destinati alla generalità dei soggetti. In sintesi sia per chi non ha sottoscritto la domanda di iscrizione al servizio mensa, sia per chi l’ha già fatto, la modulazione delle tariffe in base agli scaglioni risultanti dall’ISEE, è “contra legem” e quindi deve essere riveduta dal Comune di Montesilvano.

Dicono le mamme:

Se l’amministrazione alza un muro al nostro grido di aiuto, se l’opposizione non svolge il suo ruolo per frenare il continuo aumento di tasse e tariffe, allora interveniamo a tutela dei nostri diritti, accompagnando silenziosamente, ma direttamente, una politica distratta e troppo spesso impegnata in inutili beghe dentro e fuori il consiglio.

Da oggi, con il deposito della prima proposta di deliberazione di iniziativa popolare ex art. 11 dello Statuto del Comune di Montesilvano, indirizzata al Presidente del Consiglio, al Segretario Generale e per conoscenza al Prefetto di Pescara e al Sindaco Francesco Maragno, si apre una nuova strada che riequilibra i rapporti tra cittadino e Amministrazione: quando questo non si sente sufficientemente rappresentato.

«Questo -commenta Barilone- è quanto successo in questi giorni a Montesilvano più di un centinaio di persone, agendo senza alcuna strumentalizzazione al di fuori di ogni colore politica, si sono recate ad uno ad uno presso gli uffici Elettorali del Comune di Montesilvano, con il proprio documento di presso gli uffici elettorali del Comune di Montesilvano, con il proprio documento di riconoscimento, per apporre davanti al funzionario incaricato la propria firma ed estrarre il certificato di iscrizione nelle liste elettorali, legittimando così la presentazione della proposta di delibera di iniziativa popolare. -infine aggiunge soddisfatto il coordinatore dell’iniziativa-due potevano essere i percorsi da intraprendere:quello giudiziario, impugnando la DEL. G.M. per vizio di legittimità davanti al Tribunale Amministrativo dell’Abruzzo. quello politico tramite “proposta di delibera popolare.

Crediamo -conclude- che sia giusto partire da quello politico per dare la possibilità al Consiglio Comunale di esaminare, approfondire e rivalutare con espresso voto la questione mensa/bus riguardando la tematica con più attenzione, responsabilità e soprattutto distensione».

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