I coordinato ri dell’Altra Città descrivono come risalendo un rivolo ininterrotto che ha tinto di verde la strada, si giunge su Via Inn, dove il liquido maleodorante sembra fuoriuscire dall’erba sfalciata a bordo strada, solo scalzando l’erba, come segnalato da diversi cittadini da mesi, si scopre che l’acqua putrescente risale e fuoriesce direttamente da un tombino.
«È inquietante che il tombino sia stato completamente ricoperto dallo sfalcio dell’erba, -spiegano i coordinatori LAC- quasi a voler mettere sotto il tappetto i problemi senza trovare soluzioni, anche le transenne del comune sulla strada lungofiume ormai affondano nella melma».
La domanda che si pongono è dove finirà questa fogna a cielo aperto, la risposta è purtroppo tristemente deducibile, direttamente nel fiume e quindi nel nostro mare.
«Noi ci auguriamo sempre che “dal letame nascano i fior†ma questa è pessimo letame! -commentano-
È davvero un bruttissimo spettacolo, segno di un’amministrazione comunale sorda e incapace che insieme all’Aca , a quanto pare, non è più in grado di garantire neppure l’essenziale: sono ormai quotidiane le rotture di fogne e tubature, che rimangono per giorni e giorni senza riparazioni».
L’Altra città si chiede se nel frattempo e quante volte il sindaco Maragno abbia sollecitato l’intervento dell’ACA e perché l’ACA non sia intervenuta in tutto questo tempo.
«L’amministrazione del sindaco Maragno, l’assessore compentente e l’Aca del “risanatore†Di Baldassarre -scrivono nella nota gli attivisti LAC- si attivino tempestivamente per riparare questa indecente perdita, ennesima pessima figura per la giunta di centrodestra e per la città tutta: un’estate da bandiera nera altro che bandiere blu e verdi!
Se è questa la stagione di fiumi e mare ripuliti annunciata e sbandierata dalla giunta regionale di Luciano D’Alfonso, c’è da aspettarsi davvero una prossima invasione di Ufo».