«Un montesilvanese – spiega l’assessore – che appartiene ad un nucleo familiare composto di 4 persone, che vive in un’abitazione di 100 metri quadri, nel 2014 ha pagato 420,19 €, mentre nel 2015 pagherà 414,82 €. In una casa di 5 persone sempre di 100 metri quadri, se nel 2014 la Tari ammontava a 508,10, per il 2015 essa sarà di 488,81, con una riduzione che ammonta a quasi 20 euro. I numeri parlano chiaro – dichiara la Verrigni – negare l’evidenza è solo un tentativo di strumentalizzare le polemiche. È semplice fare demagogia, deformando la realtà di fronte ai cittadini, pur di accaparrarsi il loro consenso. La macchina amministrativa ha un suo funzionamento che deve necessariamente fare i conti con normative ben precise. In questo caso si sta cavalcando l’onda sterile delle polemiche. Ben vengano le critiche, purché esse siano costruttive ed oneste nei confronti dei montesilvanesi».
«I 2,3 milioni di euro, che alcuni consiglieri definiscono aumento della Tari – prosegue – rappresentano l’ammontare di quanto non riscosso, ossia la quota non versata dai montesilvanesi, negli anni precedenti. Tale quota diventa, come dispone la normativa nazionale, un ulteriore costo del servizio del 2015, da considerare nel calcolo della Tari dell’anno corrente. Negli anni scorsi – specifica la Verrigni – quanto non versato veniva riversato a carico del bilancio generale del Comune e dunque influiva allo stesso modo sulle tasche di tutti noi contribuenti. Il nostro Comune ha avviato un’intensa attività proprio per combattere l’evasione di questo come di altri tributi, affinché non si riversi su tutti quei cittadini, virtuosi, che invece con sacrifici assolvono regolarmente al pagamento. È altrettanto necessario puntare molto sulla raccolta differenziata, al fine di ridurre quei costi di gestione che devono essere coperti interamente dagli stessi contribuenti. Abbiamo puntato molto su questo aspetto e continueremo a farlo, sensibilizzando ulteriormente i cittadini».