“L’obiettivo sposato dal bando sulle Reti di aggregazione giovanile della Regione ci interessa
moltissimo – illustra l’assessore al Sociale Giuliano Diodati – risponderemo al bando regionale per
questo e anche per come è strutturato, infatti il lato economico è sostenibile per l’Ente. Il bando
prevede un finanziamento di 50.000 euro, di cui il 20 per cento è cofinanziato.
Con gli uffici
abbiamo intercettato un progetto che risponde a tutti i requisiti e abbiamo scelto di concorrere con il
soggetto proponente, ovvero le associazioni Soha Giovani Cittadini Attivi e 360° di Pescara che si
occupa proprio di tematiche affini. Il progetto si chiama “Lo Spaz†e comprende aspetti sia sociali
che culturali che lo rendono adeguatissimo alla call regionale.
Con gli ideatori costituiremo l’ATS
per poter divenire soggetti attuatori e inviare il tutto entro il 17 come richiede la Regione. Tempo 30
giorni sapremo se l’idea potrà decollare come auspichiamo, perché si tratta di un servizio per la
comunità, che risponde ad una precisa e legittima domanda di spazi che ci arriva da una fascia
generazionale che ne ha bisogno e alla quale senza un sostegno economico il Comune non può
rispondere come dovrebbeâ€.
“Il progetto è rivolto ad un’ampia fetta della comunità cittadina – illustra l’assessore alle Politiche
Giovanili Veronica Teodoro – circa il 15,5 per cento della popolazione che ha un’età compresa fra i
15 e i 29 anni. Da recenti sondaggi fatti da associazioni e anche dal incontri diretti tenuti con
soggetti che rappresentano questa parte di comunità è emersa la pressante richiesta di spazi
aggregativi, la mancanza dei quali penalizza anche la creatività di vario genere che arriva dai
giovani.
Dunque l’obiettivo prioritario di questo progetto è dare voce e iniziativa ai giovani,
favorendo processi do socializzazione, condividendo con gli stessi un percorso che sia anche di
partecipazione. Il centro di aggregazione Lo Spaz punta a realizzare tutto ciò, a divenire un luogo
dove promuovere iniziative, creatività, favorire processi di socializzazione.
Un laboratorio,
insomma, sia per attività socio ricreative che per attività culturali, di informazione e orientamento e
partecipative. Ci auguriamo che queste linee convincano anche la Regione e diventino presto
operativeâ€.