La richiesta di tagliare il pino fa sapere l’Arch. Toppeta è stata inoltrata all’inizio di ottobre del 2014 dalla proprietaria dell’area
preoccupata legittimamente per la sua sicurezza e anche per la quella pubblica considerata la vicinanza
alla S.S.81 oltre che alle abitazioni.
In data 11.11.2014 Il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato e il Responsabile
dell’Osservatorio Fitopatologico della Regione Abruzzo, dopo il sopralluogo avevano espresso parere favorevole al
taglio â€poiché l’abbattimento risulta necessario per la tutela della pubblica incolumitàâ€.
Sucessivamente l’Amministrazione Comunale aveva disposto un sopralluogo della Commissione Tecnica Paesaggistica ( prevista
dalle Linee guida sul verde pubblico e privato) e una conseguente riunione per approfondire il caso in data
16 dicembre incontro al quale oltre ai membri della CTP stessa, al funzionario comunale e alla proprietaria dell’albero
furono convocati l’Ing. Mauro Macino, Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato e il Dr.
D’Ascenzio dell’Osservatorio Fitopatologico.
Nelcorso della riunione, la proprietaria dell’albero, nel caso di proposte alternative all’abbattimento, chiese allora di essere esonerata da
qualsiasi responsabilità di ordine giuridico ed economico di contro i membri della CTP presenti proposero alternative all’abbattimento ed in particolare un verbale di stabilità da redigere concordemente con l’Osservatorio Fitopatologico. In quella sede il rappresentante di
quest’ultimo il Dr. D’Ascenzio ribadì insieme al Comandante della Forestale, quanto già asserito nel
verbale dell’ 11/11/2014 confermando il “parere favorevole al taglioâ€.
«Questi i fatti -commenta Toppeta- per cui con i pareri convergenti di tutte le Istituzioni preposte è stata legittima e responsabile
l’autorizzazione al taglio del funzionario comunale.
Per finire vorrei rimarcare che le politiche e le iniziative in fatto tutela ambientale hanno avuto uno
sviluppo prima non immaginabile con questa Amministrazione Comunale, che anche in questo caso ha
dimostrato una grande sensibilità facendo il possibile e anche di più per approfondire e riconsiderare il
caso.
Se non è stato possibile evitare l’abbattimento, cosa che dispiace molto a tanti pennesi me compreso, non
necessariamente bisogna trovare un capro espiatorio e tantomeno accusare chi da sempre si prodiga per la
salvaguardia ambientale.
Non è questione solo di volontà e di soldi ( come qualcuno ha scritto) ma anche di diritti alla sicurezza e
all’incolumità di cittadini che Enti e Istituzioni responsabili sono chiamati a garantire».