venerdì , 22 Novembre 2024

Operazione “bufala”: 6 arresti nel Chietino per spaccio droga

Uno degli accusati dovrà rispondere anche del reato di estorsione. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Chieti, Antonella Radaelli, su richiesta del sostituto procuratore Anna Lucia Campo ce ha coordinato l’indagine degli uomini dell’Arma. L’attività investigativa dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chieti scaturisce dall’arresto di una persona, eseguito a Francavilla al mare fino a fine 2013, sorpreso a spacciare 30 grammi di cocaina. Contestualmente furono denunciati in stato di libertà altri due soggetti trovati in possesso di circa 15 grammi di circa 15 grammi di marijuana e di materiale per il confezionamento in dosi. Di fondamentale importanza è stato, in quella circostanza, il rinvenimento di alcuni appunti in possesso dell’arrestato, contenenti nomi e riferimenti, che hanno permesso ai Carabinieri, da quel momento, di ampliare le indagini e monitorare l’attività svolta da diversi personaggi, per lo più abitanti tra Chieti e Francavilla al Mare. Proprio seguendo queste dinamiche i militari sono riusciti a risalire ad alcuni malviventi della zona impegnati nell’attività di spaccio di stupefacenti e già noti agli investigatori come “la banda del monovolume”, poiché finiti in carcere nell’aprile del 2014 per una serie di rapine ai danni di supermercati e farmacie tra Sambuceto, Francavilla al Mare e Pescara. L’indagine è stata denominata “La bufala” perché i Carabinieri hanno accertato che gli arrestati, per meglio muoversi sul territorio e giustificare i loro spostamenti, vendevano, in modo abusivo, “mozzarelle di bufala” e pesce. Nel corso delle indagini sono state arrestate 2 persone e denunciate a piede libero altre 2 mentre 16 sono stati i giovani segnalati all’Autorità Amministrativa. In particolare, a Francavilla al Mare, uno degli arrestati era destinatario di un provvedimento di cattura. Questa mattina sono finiti in carcere S. M. dell’86, F. D. e C. M., entrambi dell’88. Agli arresti domiciliari sono invece finiti D. F. R. del ’70. R. V. dell’80 e C. R. S. dell’84.

“Lo spaccio avveniva per strada – ha spiegato il capitano dei Carabinieri della Compagnia di Chieti, Federico Fazio – coprendolo con la vendita di prodotti ittici e latticini. Ovviamente come tutti gli spacciatori utilizzavano un linguaggio in codice, si parlava di latticini e bufale e contattavano i clienti per dirgli che dovevano pagare quanto pattuito. Gli arrestati non erano in correlazione tra loro ma i clienti, una volta acquistata, a droga, la vendevano per rifarsi di quanto speso. Nel corso delle indagini 16 persone sono state segnalate come consumatori. Alcuni di questi soggetti sono stati arrestati l’anno scorso dalla Compagnia di Chieti per rapina a mano armata nel circondario. Per questa operazione si trattava di un traffico di 20 mila euro al mese. Si tratta fondamentalmente di cocaina, ma c’era anche la marijuana. Non ci son grandi quantitativi ma la vendita era frequente. Gli arrestati, tranne un paio, sono stati eseguiti tra Chieti e Francavilla. Abbiamo eseguite delle perquisizioni familiari ed abbiamo rinvenuto della marijuana che si andrà a raggiungere al carico dei reati contestati”.

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