“Due appuntamenti fondamentali per il futuro delle Province d’Italia, dei suoi
dipendenti e dei servizi offerti ai cittadini – spiega Di Marco -. Il presidente
nazionale Achille Variati ha condiviso con noi, l’intero esecutivo, che sta
incontrando tutte le personalità di governo attive in questa riforma, come ad
esempio Delrio, per discutere ed approfondire i temi contenuti nel decreto che
dovrà approvare il parlamento.
Siamo arrivati a convogliare sul fatto che
potremo definire la soluzione-Province nella misura in cui il governo ci
consentirà di: farci utilizzare l’avanzo amministrativo libero e disponibili;
approvare il bilancio 2015 in maniera separata da quello del 2016 e del 2017;
prevedere che il 50 per cento delle entrate relative all’alienazione degli
immobili di proprietà delle Province possa essere previsto nelle spese
correnti; eliminare l’obbligo del 10 per cento di contributo per il debito
pubblico; eliminare le sanzioni previste per il superamento del patto di
stabilità; stabilire norme per il personale in esubero attualmente ancora a
carico delle Province”.
“Se otterremo queste attenzioni dal governo, l’80 per cento degli enti
provinciali italiani, fra cui quello pescarese, potrà approvare il bilancio 2015.
Inoltre – ha aggiunto Di Marco – nella stessa sede è stato ricordato che
attualmente solo alcune Regioni si sono mosse seguendo la Delrio, ovvero
Liguria, Marche, Toscana, Umbria e Calabria. Nessuna, però, ha assorbito il
personale in esubero a partire da gennaio 2015, qualcuna dal primo luglio e
altre lo faranno dal primo gennaio 2016â€.
Subito dopo, il presidente Di Marco si è recato in Senato, dove, con il
segretario generale dell’ente, Antonello Langiu, ha incontrato Federica
Chiavaroli e Magda Angela Zanoni, le due relatrici del percorso di
conversione del decreto legge sugli enti locali.
“Hanno dimostrato grande
disponibilità a recepire i problemi delle Province – ha concluso il presidente
Upi Abruzzo – e una profonda conoscenza della realtà degli enti, nonché del
testo normativo e dei correttivi che sarebbero necessari così come richiesto
dagli enti locali.
Martedì prossimo ci sarà un’audizione presso la commissione
bilancio del Senato, che ha convocato l’Upi, e l’occasione sarà utile per fare il
punto della situazione che si sta delineando.
La Chiavaroli e la Zanoni hanno
anche preso atto del concreto rischio di garantire i servizi essenziali, viabilità,
edilizia scolastica e assistenza ai disabili, con la consapevolezza che
occorrono dei correttivi per chiudere i bilanci.
Le valutazioni di merito sono
state, comune, rinviate in sede di commissioneâ€.