Del Vecchio analizzando le posizioni diverse dalla sua afferma di rilevare di nessun rilievo le motivazioni che vorrebbero la scelta di utilizzare la cosiddetta strada parco come parcheggio come una impellente emergenza che, scrive tale non può considerarsi per il solo fatto che questa “emergenza†si ripropone puntuale ad ogni stagione estiva.
Di fatto si ripropone il solito tema sul come facilitare la fruibilità della spiaggia ai tanti utenti che frequentano gli stabilimenti balneari della riviera nord pescarese che non vogliono rinunciare all’utilizzo dell’auto ma, soprattutto, che ambiscono ad un parcheggio il più vicino possibile al proprio ombrellone.
«Posto quindi che aborro l’idea che la insufficienza di parcheggi, (ma anche qui ci sarebbe da riflettere su quale sia il numero dei parcheggi necessari e se questi debbano essere numericamente in ragione degli ombrelloni della riviera o per quante sono le famiglie che affollano gli ombrelloni e palme della riviera) possa essere valutata come una emergenza -scrive DelVecchio- tale da dover utilizzare all’uopo lad. strada parco, non posso non essere convintamente orientato in misura contraria ad una simile impostazione.
Ciò detto e con la responsabilità di avere la delega alla Mobilità ritengo di dover invitare gli utenti della nostra riviera a valutare tutte le modalità di arrivo al mare non escludendo, per coloro che comunque necessitano dell’automobile, di utilizzare il parcheggio delle aree di risulta che sono comunque collegate alla riviera nord con un eccellente servizio di autobus la cui frequenza e di circa 2 minuti ma anche con collegamenti alla riviera sud.
Una scelta, quella del non utilizzo della strada parco come parcheggio, peraltro già fatta in passato senza drammi e oserei dire nell’assoluta indifferenza di tutti, che di certo non comprometterà la stagione balneare ma sicuramente toglierà di mezzo il consueto tormentone estivo: parcheggio strada parco si o no!».