I corsi, iniziati da più di un mese, hanno visto la partecipazione di 200 volontari avvicendatisi in 5 moduli di 40 partecipanti cadauno e proveniente dalle quattro province abruzzesi con formatori i dirigenti e i funzionari regionali, del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco.
Si sono svolti nel territorio della Comunità Montana Sirentina. Più precisamente: per la parte teorica, con possibilità di vitto ed alloggio, a Gagliano Aterno, presso l’ex Convento di Santa Chiara, restaurato a suo tempo dalla stessa Sirentina con fondi CASMEZ ed utilizzato dal Corpo Forestale per fini istituzionali; per la parte pratica presso il campo sportivo di Secinaro, prossimo alla sede della Comunità Montana e fuori dal centro abitato.
La location risulta ideale per tali attività, non solo formative ma come Centro Operativo logistico Intercomunale e regionale, poiché caratterizzato da ampi spazi aperti, in posizione dominante la Valle Subequana e con importanti strutture, di proprietà dell’Ente montano, dotati di capienti ed accessibili garage e perfino di un albergo arredato, da rendere agibile – chiavi in mano – con banali interventi ad evitarne il degrado e l’abbandono
Non è un caso.
La Comunità Montana Sirentina, difatti, già dal 1995 è stata protagonista di una ricerca e di progetto pilota innovativo a livello regionale e nazionale, nell’istituire, con l’adesione di tutti i comuni del comprensorio, un Gruppo Intercomunale di Protezione Civile, tuttora in attività con squadra AIB e modulo antincendio su pick up, concesso in comodato dalla Regione. Ora, purtroppo, con l’ente montano soppresso dalla stessa Regione ed operante in regime di gestione commissariale con il DPGR n. 78 del 2013, si è difronte ad un “corto circuito”. Si spera che tale importante e strategico servizio venga potenziato ed integrato con altri servizi e non interrotto con la chiusura dell’Ente. Un appello necessario per un rischio reale difronte all’inerzia delle istituzioni locali.