Il documento impegna le parti ad avviare un processo di sensibilizzazione e partecipazione della cittadinanza finalizzato al contrasto dell’esercizio della prostituzione in immobili a destinazione residenziale.
In particolare Comune e Anaci si attiveranno per promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione dei cittadini di Montesilvano riguardanti il fenomeno prostituivo, specificando i problemi in termini di ordine pubblico e di sicurezza urbana conseguenti l’esercizio della prostituzione che, tra l’altro, favorisce situazioni di degrado e isolamento; per favorire l’informazione dei residenti in condominio circa la possibilità di promuovere misure di contrasto dell’esercizio della prostituzione all’interno del condominio di residenza; per promuovere incontri con gli amministratori di condominio del territorio di Montesilvano, al fine di esprimere e condividere una concreta informazione circa la possibilità che le assemblee condominiali deliberino il divieto di esercizio della prostituzione all’interno del condominio; e per collaborare allo studio del fenomeno prostituivo e alla definizione di legittime ed efficaci misure di contrasto.
Con il protocollo vengono invitati gli amministratori, in occasione delle prossime riunioni condominiali, a proporre l’inserimento all’ordine del giorno del punto relativo al “Divieto di esercizio della prostituzione all’interno di tutti gli spazi, privati e comuni, presenti nel condominio. Eventuale modifica e/o integrazione del Regolamento condominialeâ€.
«Montesilvano presenta numerose criticità relative al fenomeno della prostituzione sia in strada che in appartamento.
Per questo motivo – specifica Maragno – abbiamo pensato fosse importante avvalerci della collaborazione dell’Anaci che si è dimostrata, sin dai primi colloqui, attenta e sensibile alla soluzione del problema. Invitiamo associazioni o singoli amministratori condominiali a condividere questa iniziativa, sottoscrivendo il protocollo.
Questo documento si affianca così – ricorda il primo cittadino – alle altre iniziative che abbiamo adottato, ossia l’ordinanza che impone il divieto assoluto sul territorio comunale, per tutti i conducenti e occupanti di mezzi di trasporto che percorrono strade in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici o demaniali o aperti al pubblico, di contrattare, concordare o anche solo di chiedere informazioni a persone dedite all’offerta di prestazioni sessuali; la convenzione con la Comunità Papa Giovanni XXIII, associazione che si occupa di aiutare supportare le ragazze vittime, supportandole nel loro reinserimento in società, oltre all’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Locale».