«La sottoscritta, come tutti sanno, non vive di politica, non è “dipendente della Pubblica Istruzioneâ€, e cosa ben più nota non ha mai chiesto un solo euro di rimborso per i permessi, di cui peraltro non fruisce per legge.
La consigliera Musa ne era anche perfettamente al corrente, ma ha deliberatamente fatto orecchie da mercante pur di guadagnare spazio sulla stampa.
Le certificazioni rilasciate dal Segretario, infatti, costituiscono semplici giustificativi legali per l’assenza da lavoro».
La consigliera di Ncd ricorda anche che: «Nella seduta della Commissione di lunedì 15, rinviata a ieri, ho rinunciato al gettone di presenza così come risulta dagli atti.
L’unica smania pertanto è quella della Musa di darsi visibilità, quando la consigliera farebbe bene ad osservare un religioso silenzio. Oltre a suggerirle di informarsi meglio prima di lasciarsi andare a dichiarazioni pubbliche, la invito a meditare sulla grave falsità dei fatti narrati, per evitare che il boomerang della menzogna diventi la sua gogna».
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