Con il documento si intende istituire un tavolo tecnico, che si riunirà periodicamente, per un minimo di 3 volte l’anno, sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione dei minori stranieri, che avrà il compito di rilevare le necessità degli alunni stranieri, elaborare un piano di accoglienza che coinvolga anche le loro famiglie, coordini attività interculturali, attivi iniziative di sensibilizzazione all’accoglienza e alla valorizzazione della cultura di appartenenza.
Nello specifico, il Comune si impegna a sostenere iniziative di sensibilizzazione sull’intercultura e a erogare, nei limiti delle risorse disponibili, contributi per sostenere attività interculturali.
La Caritas, guidata da don Marco Pagniello, progetterà e realizzerà l’attività di mediazione interculturale, coordinerà il Tavolo Tecnico e promuoverà iniziative al riguardo. Le scuole, infine, parteciperanno al tavolo tecnico, forniranno i dati relativi agli alunni stranieri iscritti al fine di programmare un intervento tempestivo di mediazione interculturale, e favorirà la partecipazione dei docenti alle attività di formazione e di aggiornamento in materia di mediazione.
«Le scuole italiane – spiega l’assessore al sociale Ottavio De Martinis – sono sempre più frequentate da studenti stranieri, la cui integrazione è un aspetto essenziale. Ecco perché ogni istituto scolastico dovrebbe essere dotato di una figura di mediatore interculturale, capace di indirizzare e programmare iniziative e progetti volti all’accoglienza da estendere, non solo agli alunni, ma anche alle loro famiglie. Questo protocollo d’intesa che coinvolge tutte le scuole di Montesilvano risponderà esattamente a questa esigenza».
Al fine di avviare i progetti il prima possibile, la Fondazione Caritas organizzerà, all’interno di Palazzo di Città, un convegno che si terrà alla fine di giugno.