risulta, il 35% del totale e 914 in centro, ovvero il 10,9% del totale); i parcheggi riservati a carico e scarico sono 140 mentre quelli riservati ai disabili 322; la norma di carattere generale impone uno stallo per i disabili ogni 50 parcheggi, noi ne abbiamo quasi il doppio; altri tipi di parcheggio arrivano a un numero di 367″.
Del Vecchio ha voluto far luce sulla paventata ipotesi circa l’illegittimità del provvedimento, basata sulla convinzione che definisce errata che non siano garantiti i parcheggi liberi.
“Nel merito a Pescara questo non succede, perché la quota di parcheggi liberi come vedete è più che rispettata.-ha commentato il vicesindaco- Ripercorrendo la storia della sosta tariffata, questa nasce nel 1987; successivamente si è cominciato a modificare il regime, riservando ad alcuni soggetti la sosta a titolo gratuito, fino ad arrivare a una serie di aree in cui i residenti possono parcheggiare gratuitamente anche negli stalli a pagamento. Oggi i permessi sono 2.708 su 800 parcheggi a pagamento ricompresi fra le vie Gramsci, Carducci,Parini, Latina, Del Concilio, Rieti, Bologna, Firenze, Fabrizi, Milano, Orazio, Bastioni il piazza dello Spirito Santo, Alessandrini, Largo dei Frentani, parte dell’area di risulta”.
Per Del Vecchio dalle cifre si desume che i parcheggi a pagamento sono stati usati pochissimo dai non residenti, perché il Comune ha avuto pochissimi introiti.
“In pratica è successo che l’80 % dei parcheggi è occupato dai residenti.-ha spiegato Del Vecchio- Per questa ragione abbiamo chiesto una cifra irrisoria di 15 euro al mese, 50 centesimi al giorno, per garantire l’utilizzo del parcheggio con un minimo di remuneratività per il Comune, ma questo solo a quanti avevano il permesso di parcheggiare nelle vie di residenza perché a pagamento.
Si tratta di una misura di razionalizzazione normale che accade in tutte le città del mondo, un procedimento che fa economia, per cui ogni nucleo familiare potrà parcheggiare almeno una volta al giorno per 15 euro al mese, se prende l’abbonamento agevolato, oppure parcheggiare nelle vie non soggette e strisce blu senza oneri”.
La disciplina della sosta a pagamento in queste vie va dalle 8 alle 20, ciò significa che i parcheggi dalle 20 alle 8 del mattino successivo sono utilizzabili gratuitamente e da tutti.
La società Pescara Parcheggi è nata durante la passata Amministrazione con un canone di 1 milione 900mila euro l’anno per gestire la sosta, poiché la società incassava di meno, proprio per queste ragioni, tale canone è sceso a 1 milione 250mila euro. L’ultimo abbassamento è avvenuto prima delle elezioni del 2014 e prevede un pagamento per la sosta di 1,50, ad oggi 1 euro che a detta di Del Vecchio è la tariffa più bassa d’Italia per la sosta breve nell’area di risulta, come la sosta lunga che è a 2,50.
“Per quanto riguarda il parcheggio di Piazza Primo Maggio, abbiamo sottratto la sosta gratuita e lasciata quella a pagamento anche la domenica -ha spiegato Del Vecchio-dopo questo provvedimento abbiamo registrato un aumento di macchine e quindi un ricambio continuo dell’utenza che dà senso al provvedimento e produce incasso per l’Ente.
Da tutte le rimodulazioni della sosta in centro, abbiamo avuto nei soli mesi di aprile e maggio, rispettivamente 82mila e 46mila euro di incassi, indice che i parcheggi sono stati frequentati da gente in entrata e uscita dalla città.
Abbiamo inoltre abbassato la tariffa del parcheggio ex Enaip da 5 euro a 4 e reso il servizio più fruibile, così facendo abbiamo riscontrato un totale di 1.000 euro incassati nel week end.
Non solo, a proposito del servizio, l’obiettivo a lungo termine ora è dare a Pescara Parcheggi un benefit che gli consenta di migliorare la situazione dei parcheggi in città: questo sul versante della sicurezza, dotando le aree di telecamere di sorveglianza, su quello del personale impiegato per la pulizia e il controllo, nonché di meccanismi elettronici come sbarre e cancelli che sono in uso in tantissime città italiane. Insomma miriamo ad una visione non clientelare o assistenziale della gestione della sosta, anche perché, non dimentichiamo che parcheggiare è un diritto di tutti, residenti e non residenti.
In merito alle polemiche dell’opposizione, loro fino ad appena un anno fa erano classe dirigente, le cose che stiamo facendo noi per rimettere in sesto le finanze e la situazione economica dell’Ente, avrebbero dovuto e potuto farle loro per tempo, se lo avessero fatto certe scelte che oggi sono doverose e pesanti sarebbero state meno gravose sulla cittadinanza. E’ facile fare polemiche quando alcuni mettono le tasse e altri, che avrebbero dovuto farlo, non le hanno messe per non diventare impopolari”.
Del Vecchio poi rimandando al mittente le accuse ha concluso “Se ci si trova in una Amministrazione come quella attuale, in un momento come questo, in cui è necessario mantenere stabile una situazione critica, è perché chi doveva fare politiche restrittive non le ha fatte.
Beh, ora a noi tocca farle doppiamente e lo stiamo facendo mettendoci la faccia e con assoluta responsabilità, anche perché ogni manovra di razionalizzazione punta non solo a reperire risorse per uscire dal rischio di dissesto, ma ad arrivare ad una situazione di massima diffusione dei servizi resiâ€.