“Esaminando questi primi dati possiamo constatare che dall’avvio del progetto il trend di accessi è rimasto costante anche se permane un certo scetticismo da parte dei diretti interessati, cioè i giocatori†– spiegano le dottoresse Marianna Piccioni e Sara Di Giovanni, psicologhe e psicoterapeute dell’associazione Collegamenti, che cura progetti rivolti alla persone con finalità culturali, sociali e assistenziali.
“Molto spesso ci confrontiamo con la disperazione e il senso di impotenza che provano i familiari in presenza di un assoluto rifiuto o una chiusura ad ammettere le proprie responsabilità da parte di chi è affetto da ludopatia. Pensiamo che ci sia ancora un sommerso che ha difficoltà a chiedere aiuto, perciò è intenzione della nostra equipe mettere in campo tutte le strategie possibili per aumentare la consapevolezza e la motivazione al cambiamento di chi ha questa forma di dipendenzaâ€.
Per rendere ancora più efficace l’opera di prevenzione del fenomeno programmata nell’ambito del progetto, ieri si è tenuto un incontro nella sala consiliare del Comune al quale hanno partecipato l’assessore alla Sanità, Camillo Sborgia, gli psicologi e psicoterapeuti dell’associazione “Collegamenti†e rappresentanti delle associazioni del territorio che operano a stretto contatto con i giovani.
“C’è stato molto interesse e soprattutto sono state fatte tante domande per cercare di capire come si diventa un giocatore patologico e come riconoscerlo, in che modo si può chiedere aiuto, come funziona il progetto e quali sono i servizi a disposizione†– spiega l’assessore Sborgia. “Oggi il gioco è diventato un nemico che si insinua in maniera silente all’interno delle famiglie, rovinandole sia economicamente che psicologicamente. E’ nostro compito contrastarlo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. A questo proposito, organizzeremo alcuni incontri con i centri sociali del territorio, per avvicinarci ancora di più ai giovani, e ci stiamo rapportando con altri comuni per attivare una rete di informazione e prevenzione che coinvolgerà circa 100mila utentiâ€.
Il progetto “Stop the Game†si concluderà nel mese di dicembre. Lo sportello è aperto tre ore la settimana per raccogliere le segnalazioni di chi è affetto da ludopatia. A queste persone viene offerta la possibilità di partecipare a quattro incontri gratuiti in una sede anonima, per evitare la paura di essere viste o giudicate dagli altri. E’ attivo, inoltre, tutti giorni dalle 8 alle 20, un numero telefonico, il 333.9515430, attraverso il quale vengono raccolte dall’associazione richieste di aiuto.
“Il progetto che il Comune di Cepagatti sta effettuando sul territorio permette di individuare e intervenire in tante situazioni molto complesse, emerse grazie allo sportello di ascolto†– aggiunge il dottor Antonio Maccarone, psicologo e psicoterapeuta dell’associazione Collegamenti. â€Spesso le famiglie non sanno come affrontare il problema e ci chiedono aiuto. Un caso emblematico è stato quello di un’anziana signora che ha dilapidato il patrimonio familiare, vendendo anche i gioielli, per giocare al lotto e al Gratta e vinci. I figli se ne sono accorti nel momento in cui hanno ricevuto le telefonate di alcuni negozianti per i debiti lasciati dalla madre. La nostra equipe ha raccolto la loro richiesta di aiuto e si è attivata per supportarli, ma la signora purtroppo non è motivata. Il lavoro da fare è rendere questa persona consapevole della dipendenza da cui è affetta e convincerla a iniziare un lavoro terapeuticoâ€.