E’ quanto ha dichiarato Manuel Anelli, capogruppo del del Movimento 5 Stelle cittadino (nella foto in piedi insieme a Francesco Maragno) che chiede chiarezza e domanda «Perché il presidente Di Pasquale decide, motu proprio, di non convocare Consiglio e dare la possibilità al M5S di espletare il proprio mandato?
Cosa temono che accada discutendo della possibilità di gestire in house i tributi locali a Montesilvano?
E’ una proposta che crea così tanto scompiglio?
Perché dopo aver calendarizzato la proposta non si arriva mai a conclusione dell’iter? Questo significa boicottare il M5S Montesilvano».
Anelli ricorda come meno di un mese fa il M5S Montesilvano aveva voluto la Soget fuori dal comune di Montesilvano, e chiedendo di dare il via alla riscossione tributi interna all’ente. «Questo è, per noi, un atto di grande valenza politica, perché andiamo a mettere ordine in un campo nel quale per anni c’è stata una superficialità politica ed amministrativa incredibile. Siamo sicuri che questa sarà una proposta che creerà fratture all’interno del consiglio comunale» ha commentato Anelli.
«Nonostante questo noi andiamo avanti considerando che saremo in grado, in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2015, di creare un risparmio immediato di 500.000€/anno -ha proseguito il capogruppo dei pentastellati- che potrà essere utilizzato per poter alleggerire la pressione fiscale a Montesilvano».
Il Movimento 5 Stelle commenta come queste siano risorse economiche importanti in considerazione della fase di grande difficoltà finanziaria che vive il nostro Comune, e che questa proposta del Movimento potrebbe dare l’opportunità ai debitori in particolari situazioni di difficoltà, come famiglie indigenti e piccole imprese, di dilazionare bene il pagamento.
«Ma allora come mai si boicotta tale proposta del M5S? -si chiede Anelli- L’amministrazione è pagata per produrre anche a fronte di proposte interessanti dell’opposizione, in favore dei cittadini.
Ed allora che si prenda atto dell’errore del presidente Umberto Di Pasquale e Maragno riconosca all’opposizione il ruolo che le spetta.
Adesso basta giocare, -conclude il capogruppo dei 5 Stelle- sono stati eletti per prendersi delle responsabilità non per mettersi la fascia tricolore e farsi immortalare dalla stampa. La cittadinanza è stanca ed esausta».