A partire dalle 10:30, presso la Sala consiliare, l’ex Ministro Kyenge ha incontrato gli studenti, per poi spostarsi nel pomeriggio presso la Sala Tosti dell’Aurum, per presentare il suo libro ‘Ho sognato una strada’, edito da Piemme. Presenti all’iniziativa Lucia Polidori,Rete Primo Marzo C. M.R. A.,Patrik Goubadia, CGIL Abruzzo, il Presidente della Regione,Luciano D’Alfonso, il Presidente della Provincia di Pescara,Antonio Di Marco, il Sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il presidente della Commissione Politiche sociali, Tonino Natarelli, la vice presidente della Commissione Cultura e turismo, Leila Kechoud.
“Nel 2010 l’onorevole Kyenge ha fondato l’associazione della Rete Primo Marzo, ed è quindi una figura di riferimento, perché nel suo impegno civile e politico ha sempre portato avanti la battaglia sui diritti umani†ha ricordato Lucia Polidori, membro del Coordinamento Migranti Regione Abruzzo e portavoce dell’assoziazione Rete Primo Marzo.
“Abbiamo invitato l’onorevole Kyenge, grazie anche al contributo dei sindacati e delle associazioni Arci, Caritas, Rete Primo Marzo, Ananke, On the Road Onlus, Articolo 3, Associazione Migranti e le Comunità Filippine, Tunisina, Cubana†ha spiegato il portavoce del Coordinamento Migranti Regione Abruzzo, Patrick Guobadia.
“La scuole dovrebbe giocare un ruolo molto importante e anche i giornalisti dovrebbero riappropriarsi del compito di raccontare la verità fuori dagli stereotipi. Questo aiuterebbe molti giovani a vedere i loro compagni non italiani come una ricchezza e non come un ostacolo†– ha dichiarato l’ex Ministro di fronte ad una sala gremita di studenti, aggiungendo “Sul territorio bisognerà fare molto perché si dovrà accompagnare i sindaci e bisogna riuscire a far capire alla popolazione che questo è un fenomeno inarrestabile e non è chiudendo le frontiere che riusciremo a dare delle risposte. La sfida è molto forte, il Governo la sta affrontando, ma lo deve fare anche all’interno dell’Europa perché il nodo cruciale è lìâ€.
Riguardo Mare Nostrum l’europarlamentare ha specificato “ abbiamo voluto fare il primo passo come Italia per arrivare fino all’Europa e costringerla a prendere la decisione di trasformare il progetto in un Mare Nostrum europeo. Il Governo è finito prima; è stato portato avanti dall’attuale Governo e dall’Europa che non ha capito, quindi ci sono state molte difficoltà per cui non è stato fatto abbastanzaâ€.
Nel pomeriggio la presentazione del suo libro“Ho sognato una stradaâ€, e un dibattito sulle politiche del flussi migratori, in Italia e in Europa.
Il libro è il manifesto della battaglia per i diritti umani che Cécile Kyenge conduce da una vita e su cui ha fondato la sua attività di ministra per l’Integrazione.
Un pamphlet dalle argomentazioni forti, che non si limita a sviscerare i temi che l’hanno vista al centro del dibattito politico e mediatico, ma che racconta tante storie: vicende talvolta drammatiche di dignità umana negata e calpestata, ma anche avventure a lieto fine d’integrazione positivamente realizzata, che mostrano un volto italico aperto all’arrivo del nuovo e capace d’intuire che gli immigrati non sono un pericolo ma un’occasione di mutua crescita. È in tempi di crisi che l’unione fa la forza. I diritti – come spiega l’autrice – sono un bene comune come la conoscenza, l’arte, la pace: più sono distribuiti più ciascuno di noi ne gode.