Così in una nota i consiglieri provinciali di Pescara di Ncd Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore, che aggiungono: “Un canone che da sempre si è rilevato un incomprensibile duplicazione visto che le imprese già pagano al demanio per la identica occupazione sui marciapiedi di lungomare Matteotti.
Sebbene dal punto di vista giudiziario prosegue il contenzioso oggi arrivato in Cassazione, fino ad oggi non si è riusciti a trovare una soluzione che da un lato ponga fine al contenzioso e dall’altro renda certa la possibilità per l’Amministrazione di incassare gli importi.
Tanti sono stati in questo ultimo anno gli incontri con funzionari, dirigenti, tecnici e parti interessate, dove si è mostranto grande interesse per la problematica, offrendo “solidarietà” per le imprese stante la evidente duplicazione dei canoni senza però trovare una soluzione. Pur mostrando ampia disponibilità a ricercare definizioni che da un lato tenessero conto delle evidenti difficoltà delle imprese , ormai prossime a subire gli effetti della direttiva Bolkstein, e dall’altro non penalizzassero le esigenze di cassa dell’Amministrazione ,
la stessa non è riuscita ad andare oltre l’organizzazione di “tavoli tecnici” finendo per arenarsi su incomprensibili e non chiare difficoltà normative e regolamentari .
Sta di fatto che le imprese, nell’imminenza della stagione estiva, si trovano ancora esposte al rischio di essere sottoposte a procedure esecutive per importi assai rilevanti con il serio pericolo di mettere a rischio la stessa possibilità di poter garantire i servizi , mentre il Comune non ancora riesce a definire con certezza le somme da incassare”.
Guarda anche
Stop ai tagli all’università: la protesta degli studenti arriva a Teramo
Teramo – Gli studenti universitari d’Abruzzo hanno deciso di alzare la voce e scendere in …