Le adesioni alla manifestazione hanno superato quota 345, tra associazioni, comitati, forze sociali, sindacali e politiche, attività economiche, cantine e albergatori, enti locali e organizzazioni nazionali, tutti uniti per ribadire un no forte e deciso al progetto di Ombrina Mare, una piattaforma petrolifera che dovrà sorgere a soli 6 km al largo della Costa dei Trabocchi di San Vito Chietino, collegata ad una serie di pozzi estrattivi e ad una nave-raffineria lunga più dello Stadio Adriatico e alta come un palazzo di 10 piani, che dovrebbe stazionare di fronte alle nostre coste per i prossimi 24 anni, immettendo fumi nocivi in atmosfera e sversando inquinanti in mare.
“Siamo fiduciosi – scrive il Coordinamento No Ombrina 2015 – che non mancherà l’adesione dell’amministrazione comunale di Montesilvano, uno dei pochi comuni del circondario che non ha ancora fatto pervenire la propria adesione. Noi chiediamo che il consiglio comunale e la giunta di Montesilvano deliberino per:
– richiedere una moratoria internazionale sulle estrazioni in Adriatico investendo di questa responsabilità il Parlamento Europeo;
– opporsi per ogni via legittima al progetto di ricerca e coltivazione di idrocarburi in corso di autorizzazione nel mare antistante la costa teatina denominati “Ombrina Mareâ€, “Rospo mare†e â€Elsa 2″ nonché ad ogni altro progetto simile per lo sfruttamento di idrocarburi sia in mare che sulla terraferma abruzzesi in tutte le sedi istituzionali e civili;
– aderire e partecipare con il gonfalone e con una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale alla Manifestazione di sabato 23 maggio a Lanciano;
– intraprendere ogni atto necessario per ricorrere, ove ammesso, avverso le decisioni degli organi ministeriali o del Governo inerenti i progetti in questione;
– chiedere ai Parlamentari eletti in Abruzzo di adoperarsi affinché vengano vietate le trivellazioni per la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi sulla terraferma e in Adriatico e di intraprendere ogni iniziativa affinché l’Abruzzo non venga identificato nazionalmente come distretto minerario;
– collaborare alle iniziative promosse ad associazioni, enti ed istituzioni volte a chiedere una profonda revisione del Decreto Sblocca Italia;
– installare all’ingresso delle vie di accesso al nostro Comune sotto la segnaletica con il nome dello stesso la dicitura “Questo comune si batte contro la petrolizzazione dell’Adriatico” o similari in coordinamento con l’ANCI;
– installare nella sede comunale almeno durante l’estate 2015 un banner sull’opposizione alla trasformazione del territorio abruzzese in distretto minerario per gli idrocarburi”.
L’appuntamento, ricordano gli organizzatori, è per le 13,30 in Piazza Trisi angolo via S. Domenico, è possibile prenotarsi ai seguenti numeri: 085 4491984 – 3403701978 – 3280598146.