Dopo che l’amministrazione comunale di Pianella ha inviato a tutte le sigle sindacali
una comunicazione con la quale si garantisce la totale disponibilità ad organizzare
ogni forma di protesta contro i tagli effettuati da Regione e Governo che rischiano di
mettere a repentaglio le risorse per i servizi essenziali, il solo segretario della locale
lega dello SPI- CGIL, ignorando tale apertura, ha assunto una iniziativa di protesta
che, invece, si rivolge proprio verso il comune vestino.
“ Davvero surreale che ci si celi dietro una sigla sindacale per organizzare quella che
appare come una palese strumentalizzazione da ricondurre alla frustrazione di
qualche politico locale, afferma l’assessore ai servizi sociali Elena Finocchio. Difatti,
sono innegabili gli interventi posti in essere da questa amministrazione a vantaggio
delle fasce deboli della popolazione, che acquisiscono maggiore significato se
consideriamo i recenti tagli effettuati da Regione e Governo: innalzamento della
fascia di esenzione irpef da 7.500 a 10.000€; ripristino dell’esenzione IMU per gli
alloggi dati in comodato ai congiunti; mantenimento e miglioramento dei servizi
pubblici locali; introduzione del cup presso il distretto ASL; assegnazione di 8 nuovi
alloggi di edilizia pubblica a categorie svantaggiate; nessun aumento generale delle
imposte che, al contrario, sono diminuite complessivamente di dieci punti percentuali
rispetto al 2012; progetto spesa sospesa per le famiglie in difficoltà, sono solo alcuni
degli interventi realizzati in soli 24 mesi dall’insediamento. A questo punto, continua
l’assessore, sembra paradossale un atteggiamento di questo tipo che, singolarmente,
non è stato mai assunto anni addietro, quando, sull’orlo del fallimento e con
un’imposizione fiscale e tributaria per nulla proporzionata ai servizi erogati, il locale
rappresentante della sigla sindacale non aveva ancora sviluppato tutta la sensibilità
odierna per le fasce deboli.