Organizzato dalla Cna Abruzzo, il confronto ha permesso un primo faccia a faccia – alla
presenza di imprenditori, mondo della ricerca e dell’università, istituzioni, ordini
professionali – per inquadrare un fenomeno che promette sempre maggiori possibilità di
applicazione in ambito produttivo, ma che deve anche rispettare una rigida regolamentazione
in fatto di permessi, sicurezza, formazione e assicurazione.
I lavori sono stati aperti da Massimo Biancone, originario del Pescarese ma residente
all’Aquila (dove è presidente dei Giovani imprenditori della Cna), che si è soffermato su alcune
delle potenzialità della nuova tecnologia – il termine corretto è “aeromobili a pilotaggio
remoto†o “aeromodelli†– oltre che sugli obiettivi di un mondo, quello delle piccole e delle
micro imprese, che si trova a sfidare sui mercati i colossi produttivi del Sud-Est asiatico, veri
leader in questo segmento.
Dopo i saluti del presidente della Cna Abruzzo, Italo Lupo, tanti gli interventi in scaletta.
L’assessore regionale Marinella Sclocco ha sottolineato i possibili interventi in campo
formativo per i futuri operatori. Da parte sua, Luciano Di Renzo della Saga (la società che
gestisce l’aeroporto d’Abruzzo) si è soffermato sugli aspetti tecnici e normativi legati alla
sicurezza, mentre Mario Luigi Rainone, docente all’università d’Annunzio, ha parlato delle
possibili applicazioni nella difesa del territorio. Fari puntati sugli aspetti assicurativi e
formativi, con le testimonianze di Stefano Pavesi (direzione UnipolSai), e Lorenza Di Giulio
(Ecipa Cna), prima dell’attesa esibizione di volo all’interno dell’ex liquorificio, curata da
Michele Di Fiore Con gli imprenditori, il sala anche tanti giovanissimi, vista la presenza di una
nutrita delegazione di ragazzi di due istituti scolastici abruzzesi, il Manthoné di Pescara e il
Pomilio di Chieti.