Dopo un periodo di stallo, la Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale ha dato parere positivo al progetto di Ombrina Mare, una piattaforma petrolifera che dovrà sorgere a soli 6 km al largo della Costa dei Trabocchi di San Vito Chietino, collegata ad una serie di pozzi estrattivi e ad una nave desolforante di tipo FPSO, lunga più dello Stadio Adriatico e alta come un palazzo di 10 piani, che dovrà stazionare a nove chilometri dalle nostre coste per i prossimi 24 anni, immettendo fumi nocivi in atmosfera e sversando inquinanti in mare.
“Consci dell’importanza della tutela e salvaguardia del territorio, quali elementi fondanti per declinare in chiave turistica l’economia della nostra regione,- scrive la segretaria cittadina Romina Di Costanzo – il Partito Democratico di Montesilvano aderisce alla manifestazione No Ombrina in programma per il 23 maggio a Lanciano, per scongiurare la realizzazione del progetto e dare un segnale di appartenenza e radicamento alla preservazione del territorio, impedendo che una multinazionale devasti e svenda la nostra costa e il nostro mare e per evitare che la Regione Verde d’Europa abbia per decenni un futuro nero petrolioâ€.
“Il particolare momento storico – continua Di Costanzo – ci pone dinanzi al dilemma di agevolare uno sviluppo rapido sacrificando parte del territorio o prendere in considerazione la ricchezza di quest’ultimo, valorizzandola e puntando in prospettiva ad un turismo sociale, sostenibile e solidale, ricetta che, in altre regioni italiane, si è rivelata vincente anche sotto il profilo occupazionale. E’ paradossale che mente venga istituito il Parco della Costa Teatina, si permetta uno scempio ambientale a pochi chilometri dalla stessa.
Energie rinnovabili, efficienza e risparmio energetico, tutela e valorizzazione del territorio e del mare, green e blu economy sono per noi i cardini di uno sviluppo economico, sociale e ambientale, lungimirante e garantito per la nostra Regione.
Tenuto conto che le riserve petrolifere di Ombrina che dovrebbero essere estratte nei prossimi 25 anni coprono appena lo 0,2% del fabbisogno nazionale annuale di petrolio e che la bassa qualità del greggio impone ulteriori passaggi di raffinazione con i prevedibili impatti sulle matrici ambientali , è indiscusso per la nostra comunità chela costa adriatica, a cominciare dalla costa dei trabocchi, sia preservata e valorizzata in vista di un sistema turistico integrato regionale reso possibile dalla presenza nel nostro territorio di un paesaggio costituito da mare-collina-montagnaâ€.
“Dietro questa adesione – secondo la Segretaria PD – non c’è da parte del circolo cittadino la volontà gratuita ad ostacolare qualsiasi progettualità, ma un’opposizione ragionata a progetti di multinazionali che non danno garanzie di sicurezza ambientale, di sviluppo sostenibile e di redditività locale.
Apprezziamo lo sforzo dei nostri parlamentari, a cominciare dall’on. Castricone, con la presentazione di un emendamento di ‘divieto delle attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, nelle zone di mare poste entro dodici miglia dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, istituite per legge ed in corso di istituzione’, tuttavia è necessario fare di più e perciò siamo convinti che questa battaglia vada oltre le appartenenze politiche e di partito. Ravvisiamo al momento la mancata adesione del Comune di Montesilvano, confidando che presto venga confermata, in linea con le scelte delle amministrazioni limitrofe, e ci auguriamo che il 23 maggio sia una grande festa nella quale l’Abruzzo, con Montesilvano, scelga di guardare al futuroâ€.