“Conosco Andrea e so che è un giovane pacifico e che la sua è una protesta fatta a fin
di bene.
Ma ci sono, evidentemente, dei limiti che non si possono travalicare.
Opporre resistenza ad un Pubblico Ufficiale è uno di questi. Andrea si è opposto
anche con una certa determinazione al comandante Honorati che cercava di tagliare la
catena, costringendolo a bloccarlo con le manette.
Per questo si è reso responsabile di
resistenza a pubblico ufficiale (art.337 del Codice Penale). Oggi Andrea, benché
riconosciuto responsabile di questo reato , è stato rimesso in libertà ed io mi auguro
che fino al 17 giugno, data dell’udienza, non sorgano altri motivi di contrasto.
Confido nella sua buona fede e mi auguro che questo episodio rimanga l’unico a
dover essere stigmatizzato a causa della sua intemperanzaâ€.