Dopo aver giocato nella Maceratese nel 1962 è stato ceduto alla Fiorentina dove ha esordito in serie A giocando un’intera stagione, segnata da numerosi successi.
Al termine della sua carriera agonistica è rimasto legato all’ambiente calcistico occupandosi in qualità di allenatore delle squadre di categoria del Montesilvano, Mazzocco, Farindola e Atri.
«Abbiamo scelto di intitolare a Pasquale Cavicchia un’area verde – ha commentato il sindaco Francesco Maragno – perché vogliamo che la sua figura sia d’esempio per i montesilvanesi. Soprattutto i giovani devono imparare da una persona come Pasquale Cavicchia i valori di dedizione, impegno, costanza che hanno contraddistinto lo sportivo. Montesilvano ha bisogno di recuperare la sua storia e la sua identità. Ricordare persone che si sono spese tanto per la comunità e per la promozione del territorio può aiutare anche nella ricostruzione della nostra storia».
«Ho avuto la fortuna di conoscere Pasquale di persona – ha ricordato il consigliere comunale Ernesto De Vincentiis – e ho toccato con mano il suo alto profilo non solo sportivamente ma soprattutto umanamente. Credo che questo parco, che è forse uno degli angoli più belli di Montesilvano, sia la sede giusta che ben coniuga l’amore per i bambini di Pasquale e la sua vita dedita allo sport».