Nel suo discorso il primo cittadino ha puntato l’attenzione sulla forte riduzione dei trasferimenti erariali a favore dei Comuni e il progressivo aumento delle entrate tributarie locali. «Un sistema – spiega Maragno – che ha creato una sorta di deresponsabilizzazione dello Stato centrale che trasla tutti i carichi finanziari sugli enti locali che devono continuare ad assicurare ai cittadini i servizi pubblici essenziali, ma non riescono a coprire il costo dei servizi con le entrate proprie che si riscuotono sempre in misura minore rispetto alle previsioni, anche a causa della crisi economica. Tra le azioni più incisive che può adottare l’ente caratterizzato spesso da deficit strutturali importanti si annoverano la gestione associata con altri comuni di alcuni servizi essenziali, nonché la gestione in house di altri servizi tra i quali la riscossione dei tributi».
Riflessioni sui minori trasferimenti a favore dei Comuni anche quelle dell’assessore Caterina Verrigni, la quale ha dichiarato che «con il Def 2015 ci saranno 1,5 miliardi di euro in meno a favore dei Comuni che, inoltre, non disporranno dei 625 milioni di euro di trasferimenti ottenuti nel 2014, a cui si aggiunge il miliardo e mezzo in meno di detrazioni. La crisi finanziaria degli enti locali deriva sostanzialmente dall’aumento esponenziale della spesa pubblica. Di qui l’esigenza di controllarla, anche mediante l’intervento della Guardia di Finanza».
Dopo i saluti del presidente dell’Ordine dei Dottori Commerciali ed Esperti Contabili, Domenico Di Michele, che ha accreditato l’evento per due crediti, i lavori sono entrati nel vivo con l’intervento di Ebron D’Aristotile, Autorità di Audit Regione Abruzzo e docente all’Università “G. d’Annunzioâ€. «Un Ente locale – ha spiegato – è sano se ha avanzo di amministrazione e se ha cassa. Il taglio dei trasferimenti erariali ha messo in luce una condizione patologica, tanto che la situazione dei dissesti e dei predissesti è ripresa con grande vigore, ma non è certamente l’unica causa scatenante». Più incentrato sul patto di stabilità l’intervento della docente dell’Università Federico II di Napoli, Gabriella De Maio. «Il Patto di stabilità trova la sua giustificazione nell’esigenza di assicurare una politica economica complessiva tale da rispettare i parametri comunitari, ossia i vincoli di equilibrio di bilancio introdotti dall’Unione Europea. Il patto si fonda su un meccanismo sanzionatorio e allo stesso tempo premiale. Il primo comporta una serie di misure restrittive per scoraggiare l’adozione di mezzi elusivi, il secondo consiste in una ridistribuzione degli obiettivi da raggiungere per gli Enti Locali».
Parola poi al Generale Flavio Aniello, Comandante regionale della Guardia di Finanza, che oltre a sottolineare come il Comune di Montesilvano sia stata la prima Amministrazione in Abruzzo ad aderire al protocollo di intesa con l’Agenzia delle Entrate nato per scoraggiare l’evasione fiscale e che vede il riconoscimento ai Comuni delle somme derivanti dai tributi riscossi, ha illustrato i piani di intervento della Guardia di Finanza in materia di controllo e tutela della spesa pubblica. Il direttore Centrale della Finanza Locale del Ministero dell’Interno, Giancarlo Verde, dopo aver sottolineato la professionalità dell’Amministrazione Maragno, ha infine analizzato pro e contro delle procedure di riequilibrio finanziario, attualizzandolo ai contesti in cui operano gli enti locali. Verde ha anche fatto riferimento alla Local Tax, argomento sviscerato, dopo gli interventi di Guido Dezio, vice direttore generale del Comune di Pescara su e del sindaco di Ari, Marcello Salerno, docente dell’Università D’Annunzio, nelle conclusioni finali di Federica Chiavaroli, membro della Commissione Bilancio e Finanza Senato della Repubblica. «La Local tax – ha spiegato la senatrice – sarà operativa dal 2016. Non sarà una nuova imposta, ma uno strumento per razionalizzare e semplificare i tributi esistenti. In un momento di svolta come quello attuale, ormai non più rinviabile, insieme ad altre questioni relative agli Enti Locali, la Local Tax rappresenta una grande sfida che aspetta questo Parlamento».
A conclusione del convegno di studi, realizzato con il contributo della Tinn, il sindaco Maragno ha omaggiato i relatori con un’opera d’arte in ceramica del maestro Duccio Gammelli, raffigurante i tre colli di Montesilvano.