giovedì , 21 Novembre 2024

La tradizione farindolese del corno raccontata all’Università Popolare della Terza Età di Montesilvano

“Grazie al

presidente del Cai di Farindola e al vicesindaco del Comune di Farindola, abbiamo

potuto ripercorrere la storia del corno e di altri strumenti a fiato. Una storia che

ci piacerebbe tramandare ai nostri figli e nipoti perché siamo convinti che il futuro

possa costruirsi solo sul passato”.
È quanto ha dichiarato il presidente dell’Università

Popolare della Terza Età Francescopaolo Mazzaferro di Montesilvano Giuseppe Tini

in merito all’incontro che si è svolto ieri pomeriggio, venerdì 10 aprile, presso la Sala

Polifunzionale di Palazzo Baldoni. Ospiti il vicesindaco di Farindola Claudia Colangeli e il

presidente Cai Farindola Luigi Di Giuseppe.

“Il corno e altri strumenti a fiato della cultura di Farindola – ha continuato il

presidente Tini – furono descritti per la prima volta nei racconti di viaggio del

frate domenicano Serafino Razzi che, nella seconda metà del Cinquecento, visitò la

nostra regione. Oggi il Comune di Farindola e la sezione del Cai di Farindola stanno

cercando di far rivivere tale tradizione attraverso il progetto “Il richiamo della

valle”, finanziato da Terre Alte. I nostri ospiti ci hanno raccontato le difficoltà

incontrate nelle ricerche della tradizione del suono del corno, le tecniche usate per la

realizzazione di tale strumento e i materiali impiegati”.

Prima della conclusione dell’incontro, gli iscritti dell’Università Popolare della Terza

Età di Montesilvano hanno potuto ascoltare dal vivo il suono dei corni.

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