“Grazie al
presidente del Cai di Farindola e al vicesindaco del Comune di Farindola, abbiamo
potuto ripercorrere la storia del corno e di altri strumenti a fiato. Una storia che
ci piacerebbe tramandare ai nostri figli e nipoti perché siamo convinti che il futuro
possa costruirsi solo sul passatoâ€.
È quanto ha dichiarato il presidente dell’Università
Popolare della Terza Età Francescopaolo Mazzaferro di Montesilvano Giuseppe Tini
in merito all’incontro che si è svolto ieri pomeriggio, venerdì 10 aprile, presso la Sala
Polifunzionale di Palazzo Baldoni. Ospiti il vicesindaco di Farindola Claudia Colangeli e il
presidente Cai Farindola Luigi Di Giuseppe.
“Il corno e altri strumenti a fiato della cultura di Farindola – ha continuato il
presidente Tini – furono descritti per la prima volta nei racconti di viaggio del
frate domenicano Serafino Razzi che, nella seconda metà del Cinquecento, visitò la
nostra regione. Oggi il Comune di Farindola e la sezione del Cai di Farindola stanno
cercando di far rivivere tale tradizione attraverso il progetto “Il richiamo della
valleâ€, finanziato da Terre Alte. I nostri ospiti ci hanno raccontato le difficoltà
incontrate nelle ricerche della tradizione del suono del corno, le tecniche usate per la
realizzazione di tale strumento e i materiali impiegatiâ€.
Prima della conclusione dell’incontro, gli iscritti dell’Università Popolare della Terza
Età di Montesilvano hanno potuto ascoltare dal vivo il suono dei corni.