La manifestazione, che si svolgerà lunedì 30 e martedì 31 marzo, quest’anno prevede
una edizione speciale che punta tutto sui giovani: i cuochi in gara, infatti, sono stati
selezionati tra candidati in età compresa tra i 22 e i 35 anni.
La stessa giuria, presieduta dal giornalista enogastronomico Massimo Di Cintio, è
composta dai migliori giovani chef della regione, con una rappresentanza di tutte le
province: Cristian Di Tillio (Il Ritrovo D’Abruzzo – Civitella Casanova), Nicola Fossaceca
(Al Metrò San Salvo), Nadia Moscardi (Elodia – L’Aquila), Mattia Spadone (La Bandiera
– Civitella Casanova), Arcangelo Tinari (Villa Maiella – Guardiagrele), Emanuela
Tommolini (Esprì – Colonnella) e William Zonfa (Magione Papale – L’Aquila).
I 13 cuochi professionisti in gara hanno superato le pre-selezioni (che hanno visto
partecipare oltre 30 cuochi) e concorreranno lunedì 30 marzo per l’assegnazione dei vari
premi: “Lu Carrature d’Oreâ€, “Lu Carrature d’Argente†e “Lu Carrature de Bronzeâ€,
assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato, e “Lu Buccunotte
d’Ore†al primo classificato della sessione dolci.
A questi riconoscimenti si aggiungono il Trofeo Alta professionalità, che premia il cuoco
che dimostrerà maggiore capacità organizzativa, padronanza della tecnica di preparazione
ed esecuzione, il Trofeo Unione Cuochi Abruzzesi al piatto più innovativo, il Trofeo
Angelo De Victoriis – Medori al piatto che meglio valorizza i prodotti abruzzesi, il Trofeo
Cantina Frentana per il miglior abbinamento cibo/vino e infine il Trofeo Centerba Toro al
piatto che meglio saprà valorizzare il tipico liquore abruzzese.
La gara, con valutazione dei piatti, si svolgerà, come ormai da diversi anni nella sede
dell’Istituto alberghiero di Pescara, nella giornata di lunedì 30, mentre la premiazione con
l’esposizione dei piatti vincitori è in programma martedì 31 nell’ambito della serata di gala in
programma presso il Grand Hotel di Montesilvano.
“La storia de “Lu Carrature d’Ore†ci consegna un bagaglio gastronomico fatto di
tradizione, tipicità, tecnica, innovazione e professionalità – spiega Lorenzo Pace,
segretario dell’Unione Cuochi Abruzzesi e organizzatore del 25° Carrature d’ore –
nelle varie edizioni hanno partecipato al concorso complessivamente 627 cuochi
professionisti e 162 alunni degli istituti alberghieri, realizzando un patrimonio culinario
di 789 ricette. Questi numeri ci portano ad affermare con orgoglio che la manifestazione
ha contribuito alla valorizzazione della cucina regionale e alla crescita professionale dei
cuochi abruzzesi, realizzando così in pieno gli obiettivi che da sempre hanno ispirato
il concorso. Il nostro auspicio per il futuro, dunque, è che Lu Carrature d’Ore possa
continuare a svolgere questa sua funzione di stimolo e fucina della più prestigiosa
gastronomia abruzzeseâ€.
“E’ con grande orgoglio – ha dichiarato l’assessore agli eventi del Comune di
Montesilvano, Ottavio De Martinis – aver riportato “Lu Carrature d’Ore†a Montesilvano,
città che nel 1988 diede le origini a questo importante concorso gastronomico regionale.
La cultura enogastronomica è uno strumento prezioso per il rilancio turistico della
nostra città. Siamo anche profondamente colpiti dall’importanza del ruolo che i giovani
ricopriranno in questa venticinquesima edizioneâ€.
“Il compito di un cuoco è di rinnovare ogni giorno la magia che lo ha avvicinato alla
cucina e trasmetterla, perché il cibo diventi un’esperienza capace di parlare anche di
altre dimensioni – ha dichiarato il neo presidente dell’Associazione Cuochi Pescara,
Narciso Cicchitti – e attraverso il nostro lavoro è possibile esprimere il lavoro di tanti
ed è possibile dare voce alla nostra terra e raccontarla attraverso i suoi colori e i suoi
sapori. Sappiamo che dovremo lavorare tanto perché la categoria cresca ancora, unita
e ascoltata come lo è stata fino ad oggi. Ma sarà un compito entusiasmante, perché
dovremo rappresentare l’intera filiera enogastronomica e turistica abruzzeseâ€.
“La competizione aiuta a crescere – aggiunge il presidente della Giuria, il giornalista
Massimo Di Cintio – perché richiede uno sforzo superiore, in termini di ricerca e di studio
per la preparazione del piatto. Una crescita che trae beneficio anche dal confronto e
dallo scambio di esperienze che, anche prendendo spunto dai temi dell’Expo di Milano,
costringe a guardare ben oltre la propria cucina e la propria creatività, per approdare a
concetti quali sostenibilità, benessere e sana nutrizione valorizzando i tanti prodotti tipici di
eccellenza di cui dispone il nostro territorioâ€.