Il Movimento 5 Stelle montesilvanese osserva come per risanarla servirebbe 1
milione di euro, da qui la domanda dei pentastellati «Perché il privato dovrebbe metterli e rilanciarla? Perché ovviamente vedere una
farmacia in perdita è un’assurdità e, un privato, saprebbe come rilanciarla.
Il Consiglio comunale dovrebbe con un proprio atto chiedere l’istituzione di una Commissione di
indagine sulla gestione della farmacia comunale, poiché fino al 2014 le perdite sfiorano il milione
di euro.
Questa richiesta renderebbe effettiva la
Non siamo sicuri dei conti che ci hanno sottoposto. -commentano i pentastellati- Chi ha prodotto questi calcoli approssimativi
di passivo fa parte degli stessi ingranaggi amministrativi che hanno avuto l’ordine di procedere
spediti nell’affidamento al privato. I
noltre, andremo a deliberare senza conti certi anzi andando ad
affidare il calcolo delle stime all’Azienda Speciale esautorando il Consiglio Comunale.
Nel 2014 per fare chiarezza sulla situazione dell’azienda capitolina Farmacap è intervenuta una
Due Diligence (un’analisi del valore e delle condizioni di un’azienda) della società di revisione Ernst
& Young che ha scoperto che non tutti i dati inscritti nel bilancio 2011 corrispondevano alla realtà,
imponendo quindi una rettifica del documento contabile. Nel 2011 il passivo era di 9 milioni,
ridotti a 5 milioni dopo l’analisi della Due Diligence di E&Y. La perdita del 2012 invece ammonta a
quasi 5 milioni (4,7) ma successivamente all’analisi della Due Diligence sono poi passate a 3.178
milioni».
Dal movimento 5 stelle vengono sollevati dubbi anche sulla localizzazione della farmacia comunale.
«Le farmacie comunali infatti
erano nate come un servizio per la cittadinanza quindi erano da localizzare nei quartieri con
popolazione più disagiata e nelle aree dove il servizio privato è carente.
Basta guardare la mappa
comparata della farmacia pubblica e di quelle private pubblicata sul sito per capire che la realtà è
diversa. L’attuale farmacia comunale venne inserita in un polo abitativo estremamente periferico,
nel 2005 contava poco meno di 1000 abitanti, solo per non pestare i piedi alle altre farmacie
private.
Ed oggi siamo pronti a Svenderla ai privati. Maragno curatore fallimentare di
Montesilvano.
Lui sta facendo quello che potrebbe fare un mediocre commissario.
Allora a cosa
serve un Sindaco a Montesilvano? Se deve gestire solamente le tasse allora vada via.
Localizzazione sbagliata per affitti eccessivamente alti. Un altro dato preoccupante che emerge
dall’analisi dei bilanci riguarda l’affitto dell’immobile.
La farmacia, effettivamente allocata, in zona
poco strategica,-scrivono i grillini- non centrale e di poco prestigio ha un canone di affitto eccessivamente alto.
Dipendenti della farmacia potranno essere licenziati la mattina dopo dal privato.
Con la delibera
che andremo a votare il destino dei dipendenti della farmacia verrà appeso ad un filo sottile.
Inoltre, i dipendenti hanno facoltà di scegliere se passare al privato. In caso contrario rimarranno a
carico dell’azienda speciale, e di conseguenza dell’amministrazione pubblica. Quindi, togliendo i
salari dei dipendenti dal bilancio la farmacia non sarebbe in perdita e loro svenderebbero un
pilastro pubblico al privato, decurtandogli la più grande fonte di uscite.
Debiti della farmacia al privato? No grazie. Nella delibera non vi è scritto se i debiti verranno
assorbiti dal privato oppure rimarranno in carico all’azienda speciale, e di conseguenza
all’amministrazione pubblica».
Il Movimento 5 Stelle poi vestendo i panni della maggioranza osserva come in questo momento verrebbero pretesi da parte direttore dell’Azienda Speciale (che gestisce
la farmacia) degli impegni chiari, dei numeri e rapporti settimanali che spieghino l’andamento della gestione «che
deve essere modificata e si deve voltare pagina per risanare i conti del pubblico, non ingrassando il
privato».
L’affidamento a privati della gestione della Farmacia Comunale per il Gruppo Consiliare del M5S
«è un atto scellerato. La Farmacia Comunale è per il Comune di Montesilvano l’unica possibilità di
far entrare soldi contanti nelle casse agonizzanti del Comune, chiaramente se la stessa fosse
opportunamente valorizzata per garantire dei servizi alla città.
Durante la sua vita si sono succeduti governi di destra e di sinistra nessuno ha saputo o ha
voluto porvi riparo.
Ora questa Amministrazione decide di fare di fatto il curatore fallimentare,
quello che non è facile da sistemare, si taglia, scusate ma non è questo che ci si aspetta dal
Sindaco e dalla Giunta. Un buon amministratore deve avere guardare lontano, deve progettare a
lungo termine e non sempre quello che sembra la soluzione migliore nell’immediato risulterà la
migliore a lungo termine.
Il Sindaco nell’ultimo Consiglio Comunale -ricordano i grillini- ha dichiarato in maniera irremovibile che,
contrariamente a quanto approvato in un consiglio comunale del 17 settembre dove all’unanimità
passò la mozione di Di Stefano per il trasferimento della farmacia nel nuovo Distretto Sanitario, ad
oggi questo non è più possibile.
Ma ci rendiamo conto che si sta rimangiando la parola data?
Nel nostro territorio nasceranno le UCP (Unità di Cure Primarie), che unitamente alla guardia
medica, forniranno un servizio H24 alla popolazione: è plausibile pensare che almeno una di
queste unità andrà a stare vicino alla guardia medica, che verrà dislocata dentro il distretto.
Ammesso e non concesso che la farmacia non possa andare dentro questa struttura, è senz’altro
preferibile spostarla anche pagando un affitto, nelle immediate vicinanze del distretto che darla a
privati.
Alla luce di tutto ciò, la decisione della Amministrazione Comunale guidata da Maragno ci sembra
irragionevole ed irresponsabile. I conticini della serva danno ragione al Sindaco: la Farmacia
Comunale attualmente è un carrozzone fonte di debiti e di sperpero.
Ma i conticini devono essere
mediati dalla politica, anzi dalla buona politica: la Farmacia Comunale deve trasformarsi in una
leva per risollevare le casse comunali. In un bilancio se togliamo tutte le possibili fonti di
potenziali entrate, rimarranno solo le entrate tributarie dei cittadini che attualmente sono
tassati e tartassati. Dal momento che non è possibile alzare ulteriormente le aliquote per far
quadrare il bilancio si farà ricorso esclusivamente al taglio di servizi.
Chiediamo al Sindaco che ha vinto le elezioni, convincendo i Montesilvanesi di avere una squadra
di professori universitari, esperti professionisti e manager, di presentare un piano industriale di
rilancio della Farmacia Comunale che è e resta un asset strategico della città di Montesilvano. Non
si cresce usando un decespugliatore! “E’ il momento…†era lo sloga di Maragno durante le elezioni.
Sì Francesco, “E’ il momento…†ma di fare il Sindaco e non il curatore fallimentare».