La gestione, della durata di 4 anni, potrà essere affidata a persone fisiche, consorzi, cooperative o associazioni. Gli affidatari dovranno occuparsi della manutenzione ordinaria del parco, delle strutture e delle attrezzature, inclusi lo sfalcio dell’erba, la cura delle aiuole e delle siepi, l’innaffiamento dei prati, lo svuotamento dei cestini e la pulizia giornaliera del parco.
A questo si aggiungerà la custodia delle strutture e delle attrezzature, l’apertura e la chiusura dei cancelli tutti i giorni e l’organizzazione di eventi di intrattenimento. Il plico dovrà essere consegnato, a mezzo raccomandata del servizio postale o mediante agenzia di recapito, o a mano, all’Ufficio Protocollo dell’Azienda Speciale – piazza Indro Montanelli n.1 – 65015 Montesilvano.
Il plico, sigillato e controfirmato dal legale rappresentante del soggetto concorrente, dovrà recare sull’esterno la seguente dicitura “Avviso pubblico per l’affidamento della gestione del parco comunale Papa Giovanni Paolo II†e contenere tre buste chiuse, a loro volta sigillate e controfirmate.
La busta A conterrà la domanda di partecipazione; la busta B conterrà l’offerta qualitativa, ossia il progetto di manutenzione e gestione, di proposte migliorative del parco e di inserimento lavorativo di persone svantaggiate; e infine la busta C conterrà l’offerta economica, recante l’incremento sull’importo minimo annuale del canone a base d’asta che è pari a 2.400 €.
L’affidamento della gestione del parco sarà assegnato secondo una valutazione del progetto di manutenzione e gestione, per un massimo di 30 punti su 100; del progetto delle proposte migliorative (30/ 100); del progetto di inserimento lavorativo di persone svantaggiate (15/100) e infine dell’offerta economica (25/100).
L’apertura dei plichi contenenti le proposte avrà luogo il 21 aprile, a cominciare dalle 9:00, presso l’Azienda Speciale.
«Anche in questo avviso pubblico – spiega l’assessore al sociale Ottavio De Martinis – come per gli altri anni, un’attenzione particolare è stata riservata all’aspetto dell’inclusione sociale. La gestione del parco deve rappresentare un’occasione per tutte quelle realtà che portano avanti progetti di inserimento lavorativo e di recupero sociale di persone in difficoltà».