“In soli tre giorni il Consiglio Comunale di Pescara ha approvato il piano – commenta il sindaco Marco Alessandrini – Si tratta di un atto straordinario e fondamentale che consente all’Amministrazione comunale di far fronte alla sua gravissima crisi strutturale e finanziaria che non consentiva all’Ente di onorare gli impegni assunti nelle annualità precedenti.
L’Amministrazione ha elaborato in tre mesi un piano di riequilibrio che nel rispetto dei vincoli previsti dalla normativa vigente ridisegna il quadro delle entrate e delle uscite del Comune di Pescara, all’insegna della sostenibilità e dell’efficientamento dei servizi comunali.
E’ l’inizio di un cammino che ci porterà ad avere un Comune più virtuoso poiché meno gravoso nei confronti dei suoi cittadini, soprattutto in questa situazione storica in cui è sempre più evidente che gli enti locali devono provvedere alle loro esigenze con i fondi prelevati nelle comunità di riferimento.
Una politica della spesa parametrata sull’effettiva capacità di entrata pone le premesse per una riduzione progressiva della stessa imposizione fiscale in quanto una pubblica amministrazione, abituata a fare i conti sulle possibilità effettive di sostentamento, sa organizzarsi anche in maniera più razionale in base alle capacità che la comunità ha di sostenerla.
Ciò detto, il piano è stato redatto ponendo la massima attenzione a fare in modo che il costo di questa operazione rigorosa di revisione della spesa non debba gravare soprattutto sulle fasce sociali più svantaggiate. Un risultato che è frutto di un grande lavoro e dell’impegno di tutti, che metteremo a frutto con l’intento di risollevare la città e riportarla su un cammino di crescita e rinascitaâ€.
“Una volta che questo piano sarà approvato definitivamente dal Ministero dell’Interno e quindi dalla Corte dei Conti, il Comune di Pescara potrà contare su risorse per 33.480.299,44 del fondo di Rotazione che saranno restituiti in 10 anni e senza interessi – spiega l’assessore Bruna Sammassimo – permettendoci di pagare tutti i debiti di parte corrente e tutti i numerosi atti di liquidazione da tempo giacenti nella Ragioneria dell’Ente, facendo anche fronte integralmente all’esposizione di cassa il cui ricorso fino al massimo possibile nell’anno precedente ha determinato interessi passivi per circa 400.000 euro.
Il piano è la guida che di fatto rende più sicuro il cammino dell’Amministrazione e indica tutte le previsioni che servono ad evitare gli errori del passato, tant’è che semestralmente la norma statuisce che la Corte dei Conti verifichi l’andamento del piano e il suo grado di realizzazione. In definitiva il lavoro fatto è stato complesso e laborioso, se siamo arrivati ad un’approvazione veloce in Consiglio, lo dobbiamo anche all’impegno profuso da tutti gli operatori degli uffici finanziari, dirigenti e funzionari, che con dedizione ed alto senso di responsabilità hanno affrontato un’operazione mai compiuta fino ad oggi.
Il lavoro che ci aspetta sarà ancora impegnativo, anche perché una volta approvato, al piano dovranno seguire immediatamente le relative azioni attraverso le quali lo stesso potrà realizzarsi. E’ un’occasione preziosa per l’Ente di rimettersi in piedi e per la città di vedere riversato sul sistema economico risorse che possano ricreare quel circolo virtuoso tale da stimolare la ripresa e il rilancioâ€.
“Nessuno di noi avrebbe voluto far ricorso a questa procedura – aggiunge il capogruppo Pd Marco Presutti – ma noi avevamo due strade di fronte allo squilibrio gravissimo prodotto da anni di spese certe senza copertura altrettanto certa. O imboccare la via di un piano di riequilibrio potendo contare sul fondo di rotazione per la liquidità necessaria a far fronte a pagamenti e a debiti, o dichiarare il dissesto del Comune determinando così il fallimento di molte imprese creditrici e l’avvento di un commissariamento che pure senza far decadere Giunta e Consiglio avrebbe governato la città senza alcun riguardo verso le istanze della cittadinanza, in particolare delle fasce più deboli.
Abbiamo scelto la strada della responsabilità e della buona amministrazione e siamo certi di poter restituire al termine del nostro mandato un Comune più efficiente e meno oneroso per i suoi cittadiniâ€.
Le novità del piano approvate in Consiglio.
- Rispetto alla proposta originaria il Consiglio Comunale con il maxi emendamento approvato nella seduta di ieri, giovedì 19 marzo, il piano è stato rimodulato sull’importo dei 33.480.299,44 comunicato dal Ministero che prudenzialmente era stato in precedenza valutato per 30 milioni;
- massima attenzione sul sociale, settore sostanzialmente indenne dai tagli;
- il piano ha consentito la rideterminazione delle tariffe Tari con un decremento medio di circa il 7 % sia per le utenze domestiche che non domestiche grazie alla riduzione del canone di Attiva;
- nessun taglio su mense e asili nido, il piano prevede l’accorpamento di tutte le pregresse gare in una unica per la ristorazione che consentirà un risparmio del 3 % rispetto al passato già dall’anno in corso e che salirà al 5 % a partire dal 2016;
- per gli asili nido la riconversione della scuola di via Rubicone si otterrà l’incremento di ammissioni di bambini e un risparmio dal 2015 al 2018 di circa 70.000 euro;
- attraverso la razionalizzazione delle spese museali, l’organizzazione delle strutture, l’efficientamento energetico, si genera un risparmio pari a oltre 200.000 euro su base annua, con razionalizzazione di aperture e recupero di unità lavorative inserite all’interno degli enti;
- rivisitazione delle tariffe sugli impianti sportivi con un incremento delle entrate pari a circa 1 milione di euro nel triennio 2015/2017;
- in merito agli impianti sportivi è passato l’ordine del giorno sull’esternalizzazione della gestione dell’impiantistica sportiva, escludendo quelli storici e di pregio della città, con previsione di riqualificazione energetica degli stessi,
- in merito a Pescara Parcheggi, per cui l’Amministrazione propone due scelte, il Consiglio ha votato un odg con cui si salvaguardano i posti di lavoro di parcheggiatori e ausiliari. Per la società, attualmente in liquidazione si prevedono due ipotesi: continuare l’attuale gestione rivisitando a stretto giro l’odierno piano industriale, oppure reinternalizzare il servizio e questo con un recupero immediato per l’imposta Imposta sul Valore Aggiunto. Le due ipotesi sono al vaglio e durante l’anno verrà presa una decisione;
- gli emendamenti approvati sono tutti quanti incentrati alla verifica costante e al controllo degli introiti relativi ai servizi a domanda individuale (mercati, impianti sportivi, mense).