giovedì , 21 Novembre 2024

Farmacia comunale: Orsini al PD cittadino, vuole ‘continuare a mungere il latte dalle mammelle della vacca pubblica’

Facendo riferimento a quanto esposto ieri in una conferenza stampa del PD cittadino Orsini comenta come alcuni esponenti avessero dichiarato che il Comune avrebbe dovuto continuare a gestire la

Farmacia Comunale.
«Nonostante le perdite di centinaia di migliaia di euro degli ultimi anni certificati dai

bilanci. Tutti ammettono che la gestione pubblica della Farmacia comunale è fallimentare ma le opposizioni

con il Pd in testa vorrebbero continuare a mungere il latte dalle mammelle della vacca pubblica per

finanziare la loro attività politica. -scrive il coordinatore di Montesilvano Futura che prosegue- Se la gestione pubblica di un’attività economica è fallimentare

bisognerebbe percorrere altre vie per evitare di perdere ulteriori risorse.
Montesilvano è una babele

politica composta da strani personaggi che non hanno a cuore le sorti della città ma che effettuano scelte

dettate da gruppi di pressione, prestanome e portatori d’interesse personale, come denunciato dal sindaco

il giorno delle dimissioni in seguito ritirate.
Personaggi del centrosinistra che negli ultimi trent’anni hanno

fatto innumerevoli danni e che vorrebbero perseverare con la scelta fallimentare dell’economia gestita

dall’ente pubblico per mantenere i loro privilegi».

« Andiamo a verificare i cognomi di coloro che sono

impiegati pubblici per capire a quali passati e presenti personaggi della politica corrispondono. -attacca Orsini-
Ci sono

straordinari esempi in città di farmacisti che hanno costruito un impero per avere effettuato scelte razionali

e oculate che producono crescita, occupazione e sviluppo.
Propongo che la concessione in gestione della

farmacia comunale venga affidata agli esperti del settore che in città hanno dimostrato di produrre

ricchezza; costoro potrebbero nel giro di qualche anno ripianare i debiti, e alla scadenza del contratto di

affitto d’azienda, con la farmacia comunale in attivo e di nuovo nelle mani del Comune, potrebbe essere

venduta ai privati per una somma consistente che porterebbe a fare cassa per la collettività».

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