«Una conferenza
indetta per far luce sull’oscura intenzione dell’attuale amministrazione Maragno di affidare la
gestione della farmacia comunale ad un privato, -ha commentato la segretaria del PD cittadino- un servizio importante ed essenziale nato e
portato avanti con sacrificio dall’amministrazione di centro-sinistra.
Una scelta affrettata quella
della “concessione†di servizio a terzi che celandosi impropriamente dietro la necessità dell’ente
di fare cassa, nasconde un sospetto prevaricare dell’interesse privatistico a discapito di quello
pubblicistico e mal si concilia con l’annunciato completamento entro l’anno del nuovo distretto
sanitario, in cui si potrebbe riallocare il servizio».
Un dato importante fornito dalla segretaria Di Costanzo è relativo al prestazioni annuali fornite
dal DBS di Montesilvano che per l’anno 2014 ammontano a 18155 «dato che sottende in sé la
potenziale redditività della farmacia in un’allocazione strategica interna o prossima al distretto
– ha spiegato -. Oltre ad agevolare la fruizione in termini di immediata raggiungibilità e dunque
rispondere ai criteri di tutela e salvaguardia della salute, questo consentirebbe un servizio
complementare al distretto e dunque un maggiore flusso di utenti e un considerevole incremento
economico in termini di redditività».
Tante le criticità legate a questa scelta elencate dagli esponenti PD, a cominciare dalla possibilità
di una allocazione strategica e a minor costo (i passivi di locazione ammontano a oltre 33.000
euro annui), un bilancio che il PD definisce poco chiaro «contemplando in sé consistenti voci di costo di carattere
consulenziale (dell’ordine di oltre 50 mila euro annui) poco consone alla gestione di una farmacia,
il destino dei suoi dipendenti ancorati alle nuove disposizioni contrattuali e ad una probabile
ritorsione a carico dell’azienda speciale, la possibilità di un trasferimento provvisorio a titolo
gratuito in altre sedi».
«E’ piuttosto strano – hanno evidenziato gli esponenti PD – che la possibilità
contemplata per l’affidatario di riallocazione ottimale in un raggio fissato non venga prima presa in
considerazione proprio dall’ente stesso».
«La pratica alle esternalizzazioni – ha aggiunto la Segretaria cittadina- di funzioni e servizi è sintomatico
di un imbarbarimento del management pubblico su modello privatistico.
La politica deve
abbandonare il binomio tanto in voga negli ultimi anni della sfera tecnica e privatistica e il pubblico
deve avere capacità di governare e dirigere la macchina amministrativa.
Qualora non si è in
grado di raggiungere economie in un settore in cui i privati lucrano abbondantemente, una delle
prime strategie è valutare tutte le possibili alternative migliorative alla situazione attuale anziché
affrettarsi a cessione un bene pubblico».
«Come da tempo si appresta a fare il Partito Democratico, – hanno poi concluso gli esponenti PD – non
esprimiamo semplicemente la nostra contrarietà a quanto sta accadendo, ma avvieremo opportuni
tavoli a livello regionale affinché il nostro partito non venga lasciato solo in questa battaglia
e si proceda ad una valorizzazione del presidio socio-sanitario territoriale, anche attraverso
l’insediamento di un Nucleo di Cure Primarie».