Ferrante punta il dito contro il Sindaco di Pescara che prima della partita con il Vicenza del 7 marzo scorso, ha
emanato un’ordinanza fissando ad un massimo di 25 il numero dei tifosi disabili ed
i loro accompagnatori che potranno assistere alle prossime partite di calcio, sistemati
nella zona tribuna Maiella, proprio come accadde nell’agosto 2012.
L’associazione ricordando come lo stadio sia stato ristrutturato nel 2009 in occasione dei giochi del
Mediterraneo costò alla collettività 10 milioni di euro evidenzia come non furono previsti posti per carrozzine.
«Nel 2012 siamo stati costretti a forme
clamorose di protesta, e dopo diversi incatenamenti, il problema fu risolto non dalle
istituzioni, ma dalla generosità e dalla sensibilità della Pescara Calcio.-commentano Ferrante e Durante- Fu costruita
una tribunetta e con le vie di fuga, cioè una rampa per le carrozzine.
A seguito di quella protesta clamorosa, le istituzioni, con la mediazione del Questore
di Pescara Dott. Passamonti, fin dal 2012 decisero che i posti per le carrozzine ed i
loro accompagnatori fossero più di 100, (come prevede la legge per uno stadio come
quello Adriatico) con la promessa che i lavori provvisori pagati dalla Pescara Calcio
sarebbero diventati definitivi. Infatti visionammo e chiedemmo la modifica del
progetto che doveva essere realizzato dal Comune di Pescara fin dal dicembre 2012.
Ora al danno si aggiunge la beffa! -commentano i coordinatori dell’associazione- Qualcuno, a distanza di tre anni, decide
ufficialmente che per ordine di sicurezza in quella tribuna possono assistere solo 25
disabili con i loro accompagnatori, mentre 84 possono assistere nel corridoio della
Tribuna Adriatica, così come comunicato con avviso ufficiale pubblicato sul sito
della Pescara Calcio il 6 marzo 2015.
Non capiamo se le persone disabili sono anche considerate dei fessi o cos’altro.
Questa soluzione era stata già bocciata tre anni fa dalla Questura, dal Comune,
dalla Pescara Calcio, non solo perché è zona completamente senza copertura ma,
i disabili non riusciranno mai a vedere la partita per via delle vetrate e dei pannelli
pubblicitari, infatti i tifosi della Tribuna Adriatica come tutti i tifosi dello stadio non si
siedono mai nelle sedioline collocate in basso proprio per via della totale mancanza
della visibilità.
Lo Stadio Adriatico, quindi, è stato ristrutturato fuori legge -denunciano Ferrante e Durante- ed Il progetto promesso
per definire il settore disabili non è mai stato realizzato, ed ora il conto della cattiva
amministrazione deve essere pagato dai tifosi disabili o da quei bimbi in carrozzina
che aspettano tutta la settimana per vivere qualche emozione della loro squadra del
cuore».
L’associazione Carrozzine Determinate commenta come questa siuazione produca rivalità tra i disabili per l’accesso allo stadio una guerra tra poveri per chi sarà il fortunato tra i 25 posti disponibili per la prossima partita casalinga con il Bari di
venerdì 20 marzo.
«Care istituzioni (Comune di Pescara, Questura e Pescara Calcio), mettetevi d’accordo -concludono i cooordinatori dell’associazione-
perché se è vero ciò che dice il grande filosofo Gianbattista Vico a proposito dei corsi
e ricorsi storici, rivedrete nuovamente i disabili in catene, così come facemmo allora,
tre anni fa, misurando il grado di civiltà della nostra amata Pescara.
Aspettiamo notizie concrete ed immediate, le istituzioni sono avvisate, i disabili sono
pronti!».