“Questa mattina, insieme al dirigente del settore lavori pubblici Paolo
D’Incecco ho effettuato un sopralluogo a 360 gradi lungo l’intero territorio
provinciale, al fine di verificare le criticità presenti nei singoli Comuni –
dichiara Di Marco -. La situazione è apparsa subito tragica: le copiose nevica
e l’abbondante pioggia scesa nelle ultime ore hanno messo in ginocchio la
nostra provincia.
Tramite questi sopralluoghi ho potuto verificare direttamente lo stato dell’arte
a seguito delle precipitazioni atmosferiche di questi giorni, che hanno
determinato un quadro drammatico, iniziato ieri e destinato a perdurare
quantomeno nelle prossime 24/48 ore.
Sono incessantemente a lavoro personale e mezzi della provincia, nonché
operatori privati, al fine di garantire la percorribilità delle strade provinciali e il
collegamento tra le comunità. Grazie all’interessamento del presidente della
Regione Luciano D’Alfonso, inoltre, si è riusciti a drenare sulla rete provinciale
anche 2 potenti mezzi turbina della società autostrade.
La rete stradale d’interesse provinciale risulta sostanzialmente percorribile,
anche se a tratti con difficoltà, nonostante l’elevata altezza che ha raggiunto
la coltre nevosa.
Nelle zone più alte la neve ha raggiunto anche il metro
e mezzo di altezza. Attualmente sono ancora chiuse al transito la strada
provinciale per Rigopiano, la SP di Roccacaramanico e quella compresa tra
Lettomanoppello e Passolanciano.
Entro,la serata, grazie all’impiego delle
turbine, riusciremo a garantire l’apertura della strada Farindola-Rigopiano.
Estremamente difficoltosa è, ancora, la situazione nel comprensorio di
Pescosansonesco/Corvara/Pietranico. Domattina, sabato, verrà riaperta la
SP per Roccacaramanico e a seguire quella per Passolanciano. Ad ogni
buon conto grazie all’incessante lavoro del competente reparto nessun
Comune della provincia risulta isolato.
Parallelamente gli uffici già stanno
censendo costi derivanti dall’eccezionalità dell’evento, nonché i relativi
danneggiamenti al patrimonio pubblico. Va considerato, tuttavia, che questa
è solo la imprescindibile e propedeutica fase di primo livello, al fine di
individuare le principali criticità derivanti da neve e frane.
Questa ondata,
infatti, sta determinando le condizioni, in assoluto, più difficili, caratterizzate
da acqua e vento sulla zona costiera e neve nei centri interni al di sopra dei
400 metri.
Due situazioni diametralmente opposte, che stanno mettendo a
dura prova l’attività del personale preposto dell’ente, che solo grazie ad un
coordinamento generale sull’intero territorio è riuscito a limitare i disagi.
Alla luce di tutto questo, ho appena firmato il decreto per richiedere lo stato
di emergenza alla Regione sulla base del censimento fornitomi dagli uffici
viabilità dell’ente, assolutamente corrispondente a quanto personalmente
riscontrato sul territorioâ€.