“Viabilità compromessa a causa di scarsa manutenzione del verde pubblico, centro storico abbandonato e isolato, persino le operazioni di coordinamento tra i livelli operativi sono stati incerti – osserva Emidio Camplese – Senza contare i disservizi registrati all’ospedale di San Massimo: il generatore di corrente elettrica funzionava a singhiozzo e gli ascensori sono rimasti bloccati per ore.
Siccome Penne non è Agrigento o Milano Marittima, crediamo che la governance cittadina, a capo della quale c’è il sindaco Rocco D’Alfonso, abbia gestito male l’emergenza nonostante il maltempo fosse stato annunciato con 48 ore di anticipo dalla Protezione civile.
Qui non si tratta di scegliere quale piano neve applicare o come finanziarlo, peraltro obbligatorio, ma – aggiunge Camplese – coordinare l’emergenza e gestire la manutenzione ordinaria.
Questa mattina Penne era stravolta e sfinita, dove si è percepita l’assenza tangibile dell’amministrazione comunale, che si è nascosta dietro un piano neve che – conclude Camplese – ha altre finalità e non certo di gestire l’emergenzaâ€.
Guarda anche
Stop ai tagli all’università: la protesta degli studenti arriva a Teramo
Teramo – Gli studenti universitari d’Abruzzo hanno deciso di alzare la voce e scendere in …