Il ruolo dei soccorritori è fondamentale per la risoluzione di problemi legati ad eventi calamitosi e per la ricerca degli scomparsi.
Il Convegno ha voluto mettere in luce la grande importanza che gli psicologi possono avere per affrontare i problemi legati alle forti emozioni che i volontari subiscono, a seguito dei ritrovamenti, e come queste possono provarli profondamente.
Il Convegno è stato organizzato e moderato da Antonio Romano Presidente dell’Associazione VAL PESCARA – Protezione Civile.
L’Assessore Mario Mazzocca, ha dato inizio al Convegno con una dichiarazione relativa al suo ruolo quale Assessore Regionale della Protezione Civile. L’Assessore ha plaudito all’iniziativa che ha valutato come unica nel suo genere e che, ha detto, può essere considerata come un progetto pilota che affronta in maniera concreta un problema molto spesso sottovalutato. Sapere, ha detto l’Assessore, che circa 30.000 persone sono tuttora scomparse crea una forte emozione in ogni persona. L’Assessore ha comunicato che la regione è molto attenta alla Protezione Civile e a tutte quelle persone che volontariamente mettono a disposizione, gratuitamente, il proprio tempo, l’intenzione di coordinare le varie associazioni e di creare le linee guida per il volontariato.
Il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, ha manifestato la sua soddisfazione nel vedere la grande partecipazione e passione nei presenti. Il Comune, ha detto, è sempre vicino e offre la propria disponibilità a concedere la sala alle associazioni per interventi del genere. Il Presidente del Consiglio Comunale, ha molto apprezzato la manifestazione e il titolo che ad essa è stato dato. A Pescara ed in Abruzzo si sono avuti casi di persone scomparse e RITROVIAMOCI vuol dire molto, significa non pensare solo a se stessi, ma essere vicini al territorio e alla città.
L’Assessore Enzo Del Vecchio, Vice sindaco e Assessore alla Protezione Civile Comune di Pescara, ha fatto i complimenti e gli auguri per il Convegno trovando particolarmente utile il tema affrontato. Il Comune e l’assessorato competente intendono riunire in un’unica struttura tutte le sedi delle associazioni di protezione civile di Pescara pur lasciando ad ognuno la propria individualità.
Dopo i tre politici presenti, si sono avuti gli interventi, di persone e professionisti, che lavorano nel campo dei dispersi e che studiano gli aspetti psicologici seguenti ai ritrovamenti.
Il dott. prof. Massimo DE SANTIS, docente dell’Università di Perugia, ha parlato degli “Aspetti psicologici-relazionali nei soccorritori impegnati in operazioni di ricerca di persone scomparse”. Il Prof. De Santis ha affermato l’importanza che, prima di ogni intervento, è indispensabile conoscere la tipologia degli scomparsi. Queste informazioni formano un vero e proprio identikit che aiuta la ricerca degli scomparsi in quanto dà informazioni preliminari importanti sulle persone da ritrovare. Oggi giorno molti anziani si allontanano o si dileguano, da casa sia volontariamente sia involontariamente, a seguito di malattie o di Alzheimer. Conoscere, quindi, le abitudini è di aiuto ai soccorritori per la localizzazione e/o individuazione.
Da una breve analisi del fenomeno, i dati recenti, sulle persone scomparse dello scorso anno sono di 29.973, hanno riportato le Istituzioni a riflettere sul fenomeno. Il prof De Santis ha illustrato, attraverso le slide, lo studio fatto sugli aspetti psicologici derivanti da ritrovamento delle persone scomparse che a volte creano dei veri e propri traumi nei soccorritori i quali a loro volta devono essere soccorsi psicologicamente.
Ottorino GHIZZONI Presidente Regionale PROCIV ARCI Abruzzo ha parlato della strumentazione e delle tecniche utilizzate per il ritrovamento delle persone. Molte volte il problema che si crea è la non conoscenza del territorio. È utile farsi accompagnare da un abitante, preferibilmente anziano, conoscitore del luogo. Le ricerche così fatte e la mappatura del luogo vengono poi inviate alla sala operativa centrale della regione Abruzzo che dovrà poi coordinare le ricerche insieme a tutte le associazioni e gruppi istituzionali preposti allo scopo.
Il responsabile dell’unità cinofila dell’associazione di protezione civile Val Trigno, ha parlato dell’importante ruolo dell’utilizzazione dei cani subito dopo la scomparsa. Ma anche l’utilizzazione dei cani deve essere ben programmata in quanto non tutti i cani hanno le stesse caratteristiche di fiuto.
Delegata dal Dott. Antonio Maria LA SCALA Presidente Associazione PENELOPE ITALIA, la dott. Annalisa Lo Console, ha parlato del tema “Alla fine delle ricerche: il supporto delle Associazioni”. L’associazione Penelope ha sedi in molte città italiane ed è una vera e propria rete che si attiva quando si ravvisa una scomparsa di qualche persona. Ma il ruolo dell’Associazione è anche quella di sostegno ai familiari e a tutti i conoscenti ed amici degli scomparsi. Le persone che lavorano nell’associazione, molto spesso, sono anche esse stesse vittime del dolore di una scomparsa di un proprio familiare, un amico e mettono tutte le loro energie nell’aiutare gli altri.
Federica Benguardato, avvocato di Teramo, in rappresentanza dell’associazione Penelope, ha parlato dell’importanza dell’assistenza alle persone che hanno avuto uno scomparso in famiglia o tra gli amici. L’associazione Penelope vuole dare sostegno e creare anche un protocollo di aiuto anche rapportandosi con i volontari, delle varie associazioni delle Protezione Civile, e con tutte le istituzioni locali e nazionali.
Giovanni Vaudo, psicologo, che presta volontariamente la sua professionalità all’interno dell’Associazione Psicologi per i Popoli LAZIO, ha confermato che il supporto degli psicologi è essenziale per aiutare chi soffre di questo distacco. Vaudo ha anche espresso la convinzione che le tecniche di ricerca devono essere fatte seguendo un protocollo chiaro al fine di non perdere tempo. Tempo che è essenziale per la riuscita dell’azione di ritrovamento. Le esperienze fatte, purtroppo, non hanno verificato queste tecniche valide di ritrovamento, ma, partendo proprio dal Convegno RITROVIAMOCI, con sinergia con tutte le associazione di volontari, si possono creare linee guida per operare velocemente e correttamente.
La psicologa, dott. Maria Chiorazzo, vice presidente dell’Associazione Psicologi per i Popoli ABRUZZO, ha confermato l’importanza dell’aiuto che gli psicologi dell’associazione possono dare nell’assistenza ai volontari impegnati nella ricerca e alle persone che vivono il trauma di una persona cara scomparsa. Gli psicologi svolgono un ruolo essenziale sia per la conoscenza dello scomparso e dell’identificazione del motivo che a portato il soggetto a scomparire, sia per aiutare chi resta ad aspettare.
In sala, tra il pubblico, era presente il padre di Luca Spoto. Questo ragazzo è scomparso in Abruzzo nel 2004, ma mai si è persa la speranza di ritrovarlo o comunque di conoscere quale fine abbia fatto il figlio. L’Associazione Penelope tiene viva la speranza di una soluzione ed assiste le famiglie in questo immenso dolore.
È proprio la non conoscenza di che cosa ha fatto allontanare un proprio caro dalla famiglia e quale fine abbia fatto che lascia nell’angoscia i genitori, i parenti e tutti quelli che lo hanno conosciuto.
Alla fine delle comunicazioni fatte, il pubblico, a vario titolo, ha partecipato con richiesta di chiarimenti e con domande molto pertinenti all’argomento oggetto del Convegno.
Alle ore 13 il Convegno, con i saluti di Antonio Romano, Presidente dell’Associazione VALPESCARA – Protezione Civile, ha chiuso i lavori con l’intento di rincontrarsi con tavoli di lavoro per dare vita ad un vero e proprio progetto di aiuto e sostegno alle persone che lavorano per il ritrovamento degli scomparsi e alle famiglie conoscenti che vivono momenti terribili di ansia e di angoscia.