Di fronte ai ragazzi del Liceo Scientifico e ad una delegazione dell’Istituto tecnico Alessandrini, guidato dal prof. Di Michele, il giornalista e storico Marco Patricelli, studioso e autore del libro “Il Volontario” ha delineato i punti chiave del dramma della Shoah.
«Stiamo parlando dei fenomeni più aberranti della storia dell’umanità – ha commentato Patricelli-. L’Antisemitismo purtroppo è sempre esistito. La stessa Chiesa cattolica ha incolpato gli ebrei per la crocifissione di Cristo. La storia purtroppo non è maestra di vita. Gli orrori si ripetono. Assistiamo ad atti di persecuzione, ghettizzazione e sterminio del diverso ancora oggi. È fondamentale sfogliare questo libro degli orrori, perché queste vicende fanno parte del nostro vissuto e del nostro senso dell’Umanità».
Presenti all’incontro, moderato dalla giornalista Antonella Luccitti, anche 4 reduci, testimoni viventi del dramma: Renato Diodati, Abramo Rossi, ex carabiniere, Rocco Cipollone e Nicola Di Bartolomeo, ex militari della Guardia di Finanza che hanno fornito i loro racconti di quei terribili giorni.
«Abbiamo avuto la fortuna di poter ospitare questi 4 reduci – ha dichiarato il sindaco Francesco Maragno – che hanno scelto di regalare ai ragazzi delle testimonianze molto preziose. La piaga dell’odio razziale si è aperta 70 anni fa, ma forse purtroppo non si è mai richiusa e i fatti di Parigi ai quali abbiamo assistito solo qualche settimana fa ne sono la triste prova. Viviamo in una società multiculturale e multirazziale, eppure ci troviamo troppo spesso a cercare di risolvere problemi legati all’integrazione. Giornata come quella di oggi possono contribuire ad alimentare il senso di coscienza e di responsabilità proprio in questa direzione».
Breve saluto anche dal presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, presente alla cerimonia. «Ogni volta che ci troviamo in appuntamenti come quello odierno – ha affermato – evidenziamo la vicinanza delle Istituzioni. Ma troppo spesso accade che poi finito tutto non confermiamo tale messaggio. Dobbiamo invece far capire, ai più giovani soprattutto, che ognuno deve mettere il suo e deve impegnarsi per costruire una società migliore nel segno della Pace».
La giornata, alla quale hanno preso parte anche rappresentanti dell’Unione Nazionale Mutilati per Servizio, e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, e che è stata allietata dal musicista Dino Silvestri che si è esibito al pianoforte in musiche tratte dalla colonna sonora di Schindler’s List e de “La Vita è bellaâ€, si è conclusa con la consegna di alcuni riconoscimenti ai reduci perché il loro “doloroso ricordo sia d’esempio per le nuove generazioni, per non ripetere gli orrori del passato†e a Marco Patricelli “per lo straordinario contributo di verità portata a conoscenza del mondo attraverso la sua opera di storicoâ€.