Una decisione quella presa dal capogruppo PD Pietro Gabriele che era nell’aria da tempo dovuta al carattere esuberante di Di Stefano(nelle foto) il quale molto spesso ha votato in consiglio comunale in contrapposizione a linee e idee del suo gruppo.
«Essere
sospeso da un partito che fa della cospirazione politica per tornare al voto la sua ragione d’essere dovrebbe
essere per Di Stefano un motivo per non dispiacersi della risoluzione presa. -scrive Orsini commentandoi fatti- Il Pd è l’ultimo anello di altri ex
partiti del centrosinistra che negli ultimi decenni hanno subito processi per corruzione e che hanno
compromesso il futuro di Montesilvano.
La nostra città vive di paradossi se una persona come di Stefano
che ha la fiducia della gente e si batte per il bene comune, viene allontanata con la motivazione che è in
contrasto con la linea del Pd che è quella di tornare al voto per soddisfare la loro sete di potere, e che ha
causato alcuni anni fa il commissariamento di Montesilvano arrecando un grave danno alla comunità che
aveva le risorse per essere meta di turisti e vivere nel benessere economico invece di essere ridotta ad una
latrina».