“In questi giorni di forti critiche per i costi incrementali della TARI un pensiero mi ha accompagnato e vorrei condividerlo.
Da oltre 2 mesi nella zona di stazionamento dei raccoglitori dei rifiuti prossima alla mia abitazione è comparso un bidone per la raccolta dell’organico -commenta il coordinatore di Patto per Montesilvano- e devo ammettere di aver accolto la novità con una certa soddisfazione, per essere stato finalmente messo in condizione di tornare a separare l’organico dall’indifferenziato, abitudine consolidata da lunga data, per aver risieduto in comunità che svolgevano già decenni fa la raccolta differenziata.
Per questo motivo ho idealmente ringraziato chi avesse permesso questo avanzamento nella direzione della differenziazione, che fino al 2014 ha segnato risultati disastrosi a Montesilvano, essendosi attesatata nell’intorno del 20%.
Ripeto ho ringraziato e immediatamente mi sono preoccupato di istruire a casa i bambini a riconoscere l’organico e l’indifferenziato e di disporli nei corretti contenitori”.
De Flaviis commentando come da oltre due mesi finalmente si sentai in pace con la coscienza con una famiglia di 4 persone con due bambini ricorda come riesce a conferire meno di una busta da 20 litri a settimana di indifferenziato, mentre carta, plastica, vetro ed organico costituiscono a volume il grosso del conferimento, circa il 90% del totale.
POCA PARTECIPAZIONE
“Sono profondamente colpito dal fatto che da oltre due mesi ogni volta che conferisco la busta da 20 litri di organico, circa una volta ogni 4-5 gg, non trovo nessuna busta nel contenitore (come documentato dalla foto qui pubblicata).
Il primo pensiero -commenta De Flaviis- è stato di formare i bambini, i meno resistenti al cambiamento ed ho ottenuto una risposta eccellente, poi ho chiesto loro (9 e 5 anni) se dalla scuola avessero ricevuto un minimo di indicazione sul perchè e sui benefici della differenziazione. Risposta? “Nulla”.
Ecco il punto, tutti pronti quando si tratta di criticare aspramente per l’aumento della TARI, che copre le tariffe di raccolta e smaltimento dei rifiuti che produciamo, il vuoto spinto quando si tratta di costruire coscienza civica per migliorare i comportamenti e avvantaggiare la comunità con minori costi complessivi”.
Il suggerimento a chi critica e contesta ed organizza manifestazione di protesta, commenta il coordinatore di Patto per Montesilvano è chiedere non la riduzione della tariffa, ma il coinvolgimento di tutti a differenziare, partendo dal chiedere ai dirigenti scolastici della nostra comunità un forte impegno ad organizzare corsi, seminari, dimostrazione pratiche, visite a discariche e impianti di trattamento e separazione dei rifiuti, per far comprendere ai bambini e ragazzi perchè differenziare e quindi attuare azioni positive per andare nella direzione del miglioramento.