“Nonostante la ravvisata esigenza di riqualificazione, riequilibrio e rivitalizzazione del tessuto urbano della città, – dichiara la segretaria cittadina del PD, Romina Di Costanzo (in foto)- nutriamo fondati dubbi sulla fattibilità di implementazione della STU, Società Trasformazione Urbana. Uno strumento così complesso e articolato in mano ad una maggioranza sfilacciata e litigiosa che fatica ad avere i numeri per amministrareâ€.
“In uno scenario di questo tipo – aggiunge -, pressoché carente di credibilità, ci chiediamo come si possano attrarre operatori locali disposti a mettersi in gioco per un’amministrazione dal futuro incerto, né tanto meno sollecitare proposte significative da parte di soggetti qualificati di livello regionale e nazionale.
La volontà di costituzione, l’individuazione di partner pubblici e soci privati, la definizione degli ambiti di intervento e del programma sono passaggi che mal si conciliano con l’attuale armamentario amministrativo, la cui criticità detta in maniera incontrovertibile l’impraticabilità di uno strumento articolato che ha avuto occasioni di successo laddove c’è stata un’elevata governabilità e credibilità della classe dirigenteâ€.
In conclusione secondo Di Costanzo “Sebbene una macchina di grande complessità, si tratterebbe di uno strumento pur valido, già contemplato nelle linee programmatiche del partito e dell’amministrazione di centro-sinistra; tuttavia ci chiediamo su quali numeri si fonda la capacità decisionale, preparatoria e di programmazione strategica e, soprattutto, la spinta di attrazione di partner e finanziatori di fronte all’indeterminazione amministrativa e alle gravi dinamiche socio-economiche del territorioâ€.