“In pratica, si tratta di fatture con indirizzi errati oppure di destinatari inesistenti, quindi da correggere, e che saranno recapitati con notevole ritardo, costringendo in questo modo duemila montesilvanesi a dover saldare ben due rate per evitare penali. -continua Rossi- Un caos logorante, causato dall’incapacità organizzativa del Comuneâ€.
“La mancata programmazione e la lontananza di Maragno dai veri problemi di Montesilvano hanno ridotto allo stremo una città che in queste settimane deve affrontare, tra tanti disagi, anche il salasso Tari – ha detto Rossi – Un fardello troppo pesante, ma il malessere dei montesilvanesi non è stato percepito nelle stanze del potereâ€.
“Montesilvano democratica aveva proposto di far slittare a gennaio il pagamento della prima rata Tari per dare un po’ di respiro ai cittadini – ricorda il consigliere – La nostra proposta, però, ha incassato il veto di Maragno. Secondo l’assessore ai Tributi, era impossibile rimandare la riscossione poiché le entrate della prima rata Tari, circa 2milioni e 350mila euro, servivano a coprire il costo integrale del servizio di igiene urbana, senza penali causate da ritardi nel pagamento. I numeri, però, dimostrano una realtà diversa. Dei 24mila bollettini Tari complessivi, duemila non hanno ancora raggiunto le case dei montesilvanesi, quindi non solo questi cittadini sfortunati dovranno saldare ben due rate per evitare sanzioni, ma anche l’incasso effettivo al 31 dicembre è minore alle previsioniâ€.
“Siamo di fronte a un nuovo fallimento di Maragno e la disastrosa gestione della Tari costringe i montesilvanesi a invitare la politica, sorda alle loro suppliche, a uscire fuori da Palazzo di città – conclude Paolo Rossi – per questo motivo, sabato, i cittadini scenderanno in piazza e noi di Montesilvano Democratica saremo al loro fiancoâ€.