L’idea è partita dai ragazzi del clan Pietro, Raffaele, Chiara, Giorgia, Luca e Daniele, coordinati dalla comunità dei capi responsabili, Enza, Dante, Raffaele, Mauro , Sara, Paola e Lorenzo.
Una serata fredda, che ha contribuito al fascino di uno scenario suggestivo, con lo spazio verde interamente illuminato dal fuoco delle torce, delle candele e dei bivacchi sparsi lungo le scene della rappresentazione, nell’intorno del giardino. Dall’accampamento dei legionari romani fino al mercato delle stoffe, dalla locanda di vin brulé, alle antiche botteghe artigiane, vasai, fabbri ferrai, bottega delle arti, mercato delle erbe, bottega delle stoffe, ricamatrici, filatrici, donne che lavoravano il tombolo e filavano la lana, fino ad arrivare alla rappresentazione della Natività nella capanna, accompagnata dai canti e dalle narrazioni tratte dai Vangeli. Una cornice suggestiva in un percorso non solo scenografico, ma di musiche e atmosfere che proiettava i visitatori nella magia della natività, grazie anche alla presenza tra la folla dei soldati romani, angioletti e strane “pecore animate dai lupettiâ€.
A prendere parte alla manifestazione il vice-Sindaco, Ottavio De Martiniis, oltre ad altre figure del mondo politico e sociale della città.
In tutto oltre una quarantina di figuranti e diversi giorni di intenso lavoro, per regalare a Montesilvano un’iniziativa che merita di essere diffusa maggiormente, in maniera che tutti i montesilvanesi e non possano godere dello spettacolo. Un’importante iniziativa, che merita di essere promossa per la genuità dello spirito che la anima e l’impegno degli organizzatori.