venerdì , 22 Novembre 2024

In funzione il nuovo acceleratore lineare alla Radioterapia di Chieti

“Elekta” ha sostituito il più vecchio degli acceleratori lineari in dotazione

alla Radioterapia, che in molte occasioni aveva determinato il rinvio

dei trattamenti a causa di guasti, incidendo negativamente sulle liste

d’attesa. L’attività, dunque, è destinata a migliorare sensibilmente,

offrendo un’assistenza adeguata ai circa 900 pazienti che in media

vengono trattati ogni anno.

La Radioterapia è una fondamentale modalità di cura delle neoplasie

ed è utilizzata in circa il 70% dei pazienti oncologici, con finalità curative

o palliative e, spesso, integrata con altre modalità terapeutiche

(chemioterapia e chirurgia). E’ un trattamento localizzato e non invasivo

che si basa sulla somministrazione di radiazioni ionizzanti, con tecniche di

precisione che consentono di preservare i tessuti sani e, quindi, limitare

gli effetti collaterali. E’ una disciplina che è cresciuta e continua a crescere

in modo esponenziale proprio in termini di precisione.

Con un investimento di tale portata la Asl teatina prosegue nel suo

programma di perseguire l’alta tecnologia nell’ottica dell’ottimizzazione

dell’offerta terapeutica a pazienti molto particolari come quelli affetti da

tumore, e nello sviluppo di un programma di investimenti che ha portato

negli ultimi anni al rinnovo delle attrezzature di diagnostica per immagini,

radioterapia e medicina nucleare.

“Da due anni stiamo lavorando su questo cambiamento – ha spiegato il

direttore della Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Chieti, Domenico

Genovesi – il centro di Chieti nasce nel 1972 e nel solco di questa

tradizione vogliamo accelerare questi percorsi di eccellenza. Ringrazio

la Direzione Generale perché ha investito ed ha creduto i queste nuove

tecnologie e ci ha seguiti passo passo in questo percorso.
Ringrazio

tutto lo staff di Radioterapia, che nonostante le difficoltà ha portato

avanti questo progetto. Voglio ringraziare anche tutto lo staff della Asl

che è stato disponibile verso ogni nostra necessità. Dal 1° luglio sono

iniziati i primi lavori edili, l’11 settembre sono arrivati i macchinari ed il

9 dicembre la macchina era pronta. U
n altro ringraziamento va a chi ci

ha dato un grosso contributo. Ringrazio l’assessore Paolucci che ci segue

tantissimo e che sposa in pieno i nostri progetti, ed il sindaco di Chieti.

Ci sentiamo forti per quello che è un percorso che vuole mirare alle

eccellenze”.

“Questo è uno degli esempi che quando ci si mette insieme si riesce a

fare quello che ci si prefigge – ha affermato il direttore generale della

Asl, Francesco Zavattaro – speriamo che questo serva come esempio per

tante altre progettualità che abbiamo in campo. L’aria sta cambiando.

Con questo tassello abbiamo fatto un primo passo che dura da 5 anni,

abbiamo completato un parco tecnologico di tutta l’azienda. Finalmente

siamo in grado di offrire un’ampia gamma di risposte diagnostiche, ma

non ci fermeremo qui, di idee nel cassetto ce ne sono tante. Il nostro

obiettivo è quello di far diventare questo Polo ospedaliero un Polo

d’attrazione e di questo ne beneficerà tutta la struttura”.

“Ringrazio la Direzione Generale e tutti coloro che ci hanno permesso

che ci fosse un macchinario di questa portata – ha commentato il rettore

dell’università di Chieti, Carmine Di Ilio – ringrazio Francesco Zavattaro

anche per la possibilità che viene data ai nostri studenti, non è solo un

vantaggio sanitario ma anche a livello di formazione.
Questo è un motivo

di grande soddisfazione, vogliamo continuare a collaborare con questo

presidio per proseguire questo percorso. Sta tra l’altro ripartendo la

collaborazione Università-Regione in una struttura che ha degli strumenti

che anche l’Università ha acquisito. Ringraziamento e soddisfazione per

ciò che hanno fatto per il futuro.
Con il passo in avanti della tecnologia

non si ottiene automaticamente il miglioramento perché la tecnologia

bisogna saperla utilizzare, quindi c’è bisogno di formazione”.

“C’è grande soddisfazione – ha rimarcato il sindaco di Chieti, Umberto Di

Primio – perché la nostra Asl ha fatto un passo in avanti. La tecnologia è

fondamentale oggi anche per le attività sanitarie e quello che abbiamo

oggi è un qualcosa di importante.
Spesso la persona viene considerata

come un numero da mettere sotto ogni casella. Dobbiamo avere un

requisito che è quello di una grande umanità, questo vale per tutte le

professioni. Questo è uno di quegli elementi sui quali lavorare di più. Sta

nascendo un qualcosa di positivo”.

“Quello che facciamo stamattina è mettere al centro del nostro lavoro il

cittadino – ha detto l’assessore regionale alla Sanità. Silvi Paolucci – oggi

dotiamo la città di Chieti di uno strumento che migliora le prestazioni

sanitarie in uno dei momento più forti e toccanti che possono accadere

nella vita di una famiglia.
È un grande balzo in avanti di questa Asl e di

questa Regione che cominciano a guardare al futuro per quanto riguarda

la cura nei presidi, è così che dobbiamo fare nel futuro.
Il Governo

regionale ha tutta la volontà d investire in un percorso di avanzamento

tecnologico anche in campo sanitario. Quello che abbiamo fatto oggi

rientra in un’ottica più ampia. Il Governo ed il Consiglio regionali hanno

approvato 27 milioni di investimento. Stiamo facendo un qualcosa di

molto buono per la nostra comunità. Un ringraziamento va a tutti coloro

che ci permettono di mettere al centro i cittadini”.

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