“Quest’anno, il mio primo da Presidente, ho scelto di festeggiare il Natale e il nuovo anno
in una forma inusuale – ha spiegato Antonio Di Marco -. Grazie al lavoro dei dipendenti
della Biblioteca Provinciale e dei responsabili dei Servizi Patrimonio e Demanio, è stato
eretto un albero di Natale alto quasi tre metri e composto esclusivamente di mille libri della
Biblioteca. Addobbato con elementi che simbolizzano tutti i 46 comuni della provincia
pescarese, l’albero rappresenta l’importanza della cultura sul piano civile.
Formare cittadini
che abbiano un’adeguata cultura e coscienza di sé significa avere un maggiore senso
civico, vivere una cittadinanza attiva e partecipe alla vita pubblica e, quindi, rendere
migliore la comunità statuale nella quale si vive.
Se l’Italia attraversa una fase così delicata
della sua storia, è anche perché ai problemi di tipo economico si è aggiunto un degrado
civile: l’Albero della Cultura vuole essere il simbolo della volontà di far mettere radici
ad un nuovo senso civico. Alla base dell’Albero, vi sono le radici della conoscenza, che
crescono se viene garantito a tutti il pieno accesso agli strumenti dei saperi. Alla base
della democrazia, infatti, vi è proprio la possibilità, data a tutti i cittadini, di accedere a
libri e documentazioni offerte tra l’altro dalle biblioteche sul territorio. L’augurio è di far
crescere, insieme, un simile Alberoâ€. L’Albero della Cultura rimarrà esposto nell’Atrio
d’ingresso monumentale del Palazzo della Provincia di Pescara per tutto il periodo delle
festività.
Allo stesso tempo, il presidente e l’artista D’Alimonte hanno anche inaugurato la mostra
“RINASCIMENTO DELLA MATERIAâ€, che rimarrà aperta nell’Atrio d’ingresso monumentale
del Palazzo della Provincia di Pescara dal 15 al 23 dicembre, con gli orari: 9.00-17.00
(esclusa la domenica.
“La mostra di sculture in pietra della Majella – ha dichiarato Di Marco – dell’artista
Luigi D’Alimonte fa parte del suo progetto di scultore contemporaneo proveniente
dall’artigianato artistico. Il materiale utilizzato è un elemento naturale appartenente al
nostro territorio. Il progetto, non a caso intitolato “Rinascimento della materia“, è del
tutto originale: la sua essenza consiste nel “liberare†la pietra dalla sfera dell’artigianato
artistico, in cui è stata imprigionata per troppo tempo. Lì, ogni elemento realizzato era
riconducibile ad una funzione, quindi ad un utilizzo già conosciuto.
Qui, invece, il maestro
intende proiettarla nel mondo dell’arte contemporanea. Questo processo avviene con
un’azione di grande sensibilità, mirata a raggiungere l’anima della materia, cosicché essa
possa essere trasformata per sempre, “rinascendo†sotto un’altra identità, con forme
mai viste, in una ricerca di plasticità che raggiunge vette elevate, con l’essenzialità delle
linee che incarnano il contemporaneo. La morbidezza e leggerezza delle opere, proposte
appese al muro come quadri, proiettano lo spettatore verso la visione di un nuovo
materialeâ€.