Tutto questo specifica l’assessore accade in un momento in cui per i cittadini e loro malgrado, si sono cumulate le scadenze tutte insieme.
“Di questo dobbiamo ringraziare l’Amministrazione Mascia e tutto il centrodestra, per non aver provveduto nei tempi previsti a regolamentare la nuova tassa sui rifiuti e a curarne la relativa riscossione, facendo irresponsabilmente perdere ai contribuenti anche il vantaggio di una rateizzazione in tre soluzioni, come accadeva in passato.
Questa inadempienza, non è casuale, ma studiata per evitare di richiedere le tasse nell’imminenza del voto, cosa che avrebbe comportato una debacle elettorale al centrodestra. Una pensiero inutile visti gli esiti, ma che è stato dominante, considerato che hanno aperto cantieri fino agli ultimi giorni di governo.
Per fortuna i cittadini pescaresi non se la sono bevuta e non hanno confermato alla guida della città chi li ha portati al pre-dissesto.
Sono gli stessi cittadini che con i loro sacrifici, in uno dei periodi più duri della città, stanno responsabilmente costruendo con l’Amministrazione una via d’uscita al caos ereditato”.
Sammassimo poi ricorda la situazione patrimoniale del municipio al 16 giugno quando la nuova giunta è succeduta a quella di Mascia. Uno scoperto di Tesoreria di 26,5 milioni di euro; pagamenti da effettuare presso la Ragioneria per 32,3 milioni di euro; un disavanzo di amministrazione di 4,5 milioni di euro da coprire nel Bilancio 2014;
somme vincolate utilizzate per spese correnti pari a 13,5 milioni di euro da coprire.
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“Chi si è dimesso dell’ex Giunta per il mancato incasso della Tares, pari a 8 milioni di euro, mai sollecitati da gennaio 2014 ai cittadini? -Chiede l’assessore al Bilancio- Tutti bravi a fare i conti quando non si è più classe dirigente. Perché gli ex assessori che oggi ci insegnano come si dovrebbe governare, non hanno fatto nulla per riscuotere le tasse? Perché non si sono sottratti a brindare a opere mai completate, sapendo che non ci sarebbero state le coperture finanziarie?”
Nell’affondo finale Bruna Sammassimo chiede ai consiglieri di centrodestra quello che definisce un atto di responsabilità “meglio, un atto concreto di coraggio a titolo di risarcimento morale verso la città per aver causato questa situazione: almeno rinunciare alle indennità per tutta la durata del mandato, per evitare che la comunità paghi i pessimi amministratori del passato come pessimi controllori per il futuro.
Noi abbiamo tagliato le nostre indennità, facendo seguire alle parole fatti per cui, fra cinque anni, saremo giudicati dalla cittàâ€.
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