Il calendario 2015 è dedicato a coloro
che condividono in silenzio sacrifici e soddisfazioni dei militari dell’Arma.
In copertina è raffigurata la Caserma Sbergia di Torino, primo Comando
generale dell’Arma e ideale “casa del carabiniere†da dove inizia il
cammino professionale di ciascun militare e si tramandano tradizioni e
valori tipici dell’essere Carabiniere. Nella quarta di copertina, all’interno
di un ovale, è raffigurato un Carabiniere intento a scrivere alla propria
famiglia.
La prefazione del comandante generale dell’Arma Leonardo Gallitelli,
presenta un tema centrale che ispira l’opera, sottolineando come
negli affetti più stretti sia “radicata la disponibilità a provvedere che il
Carabiniere coltiva nella sua missione quotidianaâ€, sia essa di vigilare
sulla sicurezza di un borgo o di costruire la pace fuori dai confini nazionali
“animato solo da inviolabile fedeltà ai principi di legalità, libertà e
giustiziaâ€.
Il generale Gallitelli poi pone l’accento sul senso del dovere “che è cifra
distintiva del nostro agire e che trova da sempre piena e speculare
rispondenza nell’ambito familiareâ€, evidenziando, in conclusione, come
quei familiari, nel ricevere le lettere, non solo abbiano trepidato per la
sorte dei loro cari, ma abbiano anche avvertito “intimamente l’orgoglio di
essere parte viva e pulsante di quella storiaâ€.
“È il primo calendario del secolo – ha affermato il maggiore Vincenzo
Maresca (nella foto) – è dedicato senza dubbio al ruolo che hanno avuto le famiglie
in questi due secoli. Tutti abbiamo una famiglia ed abbiamo voluto porre
l’accento su questo aspetto.
Anche se questo è un aspetto privato, nel
1822 veniva sconsigliato ai Carabinieri di sposarsi, a meno che la donna
non fosse di buona famiglia e con almeno 5 mila lire, per fortuna con il
tempo le cose sono cambiate. Da segnalare il fatto che nel calendario c’è
uno scorcio dedicato alla Seconda Guerra Mondiale, questa parte è molto
importanteâ€.