giovedì , 21 Novembre 2024

Processo Ciclone, le assoluzioni e le condanne

La Corte, inoltre, ha assolto Cantagallo con formula piena dal reato di abuso per cui era stato condannato dai giudici delle prime cure. L’ex sindaco e’ stato anche assolto dal reato contestato al capo ‘m’ dell’imputazione perche’ il fatto non sussiste. Per quanto riguarda poi l’accusa di calunnia per cui era stato assolto, la Corte ha invece dichiarato la prescrizione.
Cantagallo, perio’, e’ stato condannato al pagamento del risarcimento del danno al Comune di Montesilvano nella misura del 35 per cento della somma di 200 mila euro.

La vicenda e’ relativa al processo “Ciclone” su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Montesilvano (Pescara). Cantagallo in primo grado era stato condannato dal Tribunale collegiale di Pescara a 5 anni per corruzione e abuso d’ufficio, e assolto invece dai reati di associazione per delinquere, favoreggiamento, calunnia, abuso edilizio, abuso d’ufficio, elusione dei costi di costruzione nonche’ da diversi episodi di corruzione.

Il procuratore generale aveva chiesto per l’ex primo cittadino 4 anni e sei mesi solo per il reato di associazione per delinquere e la prescrizione per tutto il resto.

Processo Ciclone in Corte d’Appello, assolto anche l’ex vice sindaco

La Corte d’Appello dell’Aquila ha confermato l’assoluzione dell’ex vice sindaco di Montesilvano, Marco Savini, dall’accusa di associazione per delinquere, nell’ambito del processo “Ciclone” su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Montesilvano (Pescara).
Savini, inoltre, e’ stato assolto dal reato di abuso d’ufficio per cui era stato invece condannato in primo grado a un anno e sei mesi.

Il ciclone ta Assoluzioni e condanne

La Corte ha confermato l’assoluzione dal reato di associazione per delinquere anche per l’ex dirigente dell’ufficio urbanistica Ronaldo Canale, l’ex assessore Attilio Vallescura, l’ex assessore Guglielmo Di Febo, l’ex assessore Cristiano Tomei e Vladimiro Lotorio, imprenditore.
Vincenzo Cirone e Giuseppe Di Pietro, assolti in primo grado, sono stati invece condannati entrambi a 3 anni di reclusione (pena condonata) per concussione.
Per la societa’ Alberto Bitondo e’ stata disposta una sanzione pecuniaria di quasi 26 mila euro.
Per quanto riguarda l’ex assessore Guglielmo Di Febo, una parte del reato, vale a dire illecita induzione a dare o promettere utilita’, e’ stata dichiarata prescritta; per la parte residua l’imputato e’ stato invece condannato a due anni di reclusione.
La Corte d’Appello ha poi dichiarato prescritti alcuni reati a carico di Attilio Vallescura, Ronaldo Canale, l’ex assessore Paolo Di Blasio, l’imprenditore Vincenzo Duilio Ferretti, Alfonso Di Cola, Vladimiro Lotorio, Cristiano Tomei, Guglielmo Di Febo, Luca Bitondo, Vincenzo Cirone.
Prescrizione anche per l’ex capo di gabinetto Lamberto Di Pentima, assolto invece in primo grado. Per Angiolo Barneschi confermata la pena emessa in primo in grado, ma dichiarata interamente condonata. Attilio Vallescura e Michele Blasiotti sono stati assolti dal reato ‘G’ perche’ il fatto non sussiste.
Inoltre, Ronaldo Canale, Fabrizio D’Addazio, Andrea Diodoro, Simonetta Giansante, sono stato assolti perche’ il fatto non sussiste dal reato di abuso. In primo grado erano stati invece condannati. Assoluzione poi per le societa’ Prisma costruzioni e CDC costruzioni.
E’ stata poi revocata la confisca delle somme di denaro a carico di Cantagallo, Vallescura, Canale, Di Febo e Ferretti. Oltre all’ex sindaco, dovranno risarcire il Comune di Montesilvano per danno all’immagine anche Ferretti, Canale, Di Cola, Di Blasio, Di Febo e Vallescura.

LA TIMELINE DEL CICLONE

Il processo “Ciclone” era fondato su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Montesilvano (Pescara).
Tra le persone coinvolte figura di spicco era l’ex sindaco Enzo Cantagallo, condannato il 28 dicembre 2012 dal Tribunale collegiale di Pescara a 5 anni per corruzione e abuso d’ufficio, e assolto invece dai reati di associazione per delinquere, favoreggiamento, calunnia, abuso edilizio, abuso d’ufficio, elusione dei costi di costruzione nonche’ da diversi episodi di corruzione.

In primo grado la vicenda si e’ conclusa con la condanna di altri 12 imputati, 17 assoluzioni e 5 prescrizioni. Sempre in primo grado, molti degli imputati condannati sono stati, comunque, assolti da alcuni dei reati contestati. Il procuratore generale ha chiesto la prescrizione per una serie di reati, anche per quelli per cui in primo grado c’era stata l’assoluzione, e l’accoglimento dell’appello proposto dal pm del Tribunale di Pescara Gennaro Varone.

Nello specifico, per Enzo Cantagallo ha chiesto 4 anni e sei mesi solo per il reato di associazione per delinquere, mentre per i reati per cui l’ex sindaco e’ stato condannato e per quelli per cui e’ stato assolto in primo grado ha chiesto la prescrizione.

A proporre impugnazione della sentenza emessa dal Tribunale di Pescara sono stati sia i difensori degli imputati e sia il pm titolare dell’inchiesta Gennaro Varone. Per questa vicenda l’ex sindaco, alla guida di una colazione di centro sinistra, nel 2006 fini’ in manette insieme ad altre cinque persone. Ad occuparsi delle indagini e’ stata la squadra mobile di Pescara.

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