Il comune potrà ricevere così un finanziamento per i progetti di welfare innovativi e sperimentali di
Assistenza Domiciliare.
Questo nuovo progetto si aggiunge agli altri interventi già in atto nel
territorio dell’Ambito quali il Piano di zona dei servizi sociali; il Piano per
il diritto allo studio 78/78; il Piano locale per la non autosufficienza; il
Piano assistenza ai soggetti affetti da Sla; il Piano per la famiglia di cui alla
Legge regionale n° 95/95, a dimostrazione della centralità delle Politiche
Sociali nell’azione amministrativa e della capacità di programmare,
ricercare e accedere a nuove fonti di finanziamento.
In questo triennio,
il lavoro della politica e della struttura amministrativa dell’Ente ha di
fatto cambiato rotta alle Politiche Sociali del territorio. Si prospettava un
futuro caratterizzato dal taglio dei servizi e dall’impossibilità di qualificarli
ed invece oggi si riesce a conservare importanti standard qualitativi
e quantitativi e ad investire anche nel miglioramento dei modelli di
governance e di procedure innovative.
Il progetto consentirà l’investimento di ulteriori 400 mila euro in servizi
sociali per il territorio e la sperimentazione di nuovi modelli di governance
e procedure innovative, tra le quali l’accreditamento della rete dei
fornitori e la realizzazione di un sistema informativo integrato tra i
territori e gli operatori, dedicato alla gestione complessiva del welfare
dell’Ambito 29.
Un ulteriore vantaggio determinato dalle modalità
di governance del progetto è legato alla contribuzione obbligatoria
del registro per le assistenti familiari, che in quanto unico canale a
disposizione dell’utente per accedere al servizio domiciliare, favorirà la
qualificazione professionale e il processo di emersione del lavoro nero.
Il progetto “Home Care Premium†è diretto quindi agli iscritti all’Inps –
Gestione Dipendenti Pubblici, pensionati della Pubblica Amministrazione
e ai loro familiari di primo grado in condizione di non autosufficienza. Con
il progetto, l’Inps si rivolge ai soggetti che definisce “Ne Neâ€, né troppo
poveri per accedere ai servizi pubblici, né troppo abbienti per poter
sostenere economicamente interventi privati di assistenza. Il progetto
durerà 12 mesi e ha lo scopo non solo di sostenere e definire interventi
diretti assistenziali in beni e servizi, ma anche di supportare la comunità
degli utenti nell’affrontare, risolvere e gestire le difficoltà connesse allo
status di non autosufficienza proprio e dei propri familiari. In questa
ottica è quindi previsto un ampio spazio di intervento a carico dell’Istituto
dedicato alle Attività di informazione, consulenza e formazione dei
familiari e dei care givers.
I principali benefici previsti dal progetto sono: prestazioni prevalenti,
ovvero contributi economici, erogati direttamente da Inps ex Inpdap, in
relazione al bisogno e alla capacità economica della famiglia; prestazioni
integrative, ovvero servizi di sollievo domiciliare, frequenza centri diurni,
servizi di trasporto e accompagnamento, consegna pasti, installazione
ausili e demotica, a cui l’Inps riconoscerà per ogni soggetto assistito un
contributo annuo variabile.
Il progetto prenderà avvio per la fase di arruolamento dei casi dopo la
pubblicazione dell’avviso da parte dell’Inps che avverrà entro questo
mese: i programmi socio-assistenziali dei singoli utenti, di durata annuale,
avranno inizio dopo circa due mesi dalla pubblicazione dell’avviso.
Il
tetto degli utenti attivi è previsto per 50 ex Inpdap e/o loro congiunti
conviventi e/o loro familiari di primo grado non autosufficienti che
dovranno essere residenti nei Comuni dell’Ente di Ambito Sociale
n° 29 Foro Alento. Un utente, che incrociando il punteggio massimo
della valutazione di bisogno e con Isee al di sotto di 4 mila euro, potrà
beneficiare di 1.300 euro al mese.
Della governante del progetto è titolare il Comune di Francavilla al Mare
in qualità di Ente di Ambito Sociale che potrà Investire in modelli e
procedure (comunicazione istituzionale, informatizzazione, valutazione
del bisogno, ecc.), 90 mila euro e impiegherà il personale dell’Ente e
dei servizi sociali professionali per l’attività amministrativa nonché
quella di valutazione degli utenti e per la redazione del programma
socio-assistenziale condiviso con la persona non autosufficiente e la sua
famiglia, che dovrà poi essere approvato dall’Inps.
Per tutte le informazioni relative all’avvio del progetto, la valutazione e la
presa in carico è attivo lo sportello sociale informativo presso il Servizio di
Segretariato Sociale di ogni Comune oppure presso lo sportello dei servizi
sociali del Comune di Francavilla al Mare. All’interno dei siti istituzionali
dei Comuni saranno pubblicati gli avvisi per gli utenti ed ogni altro atto
che governerà la varie fasi delle attività.
“È un anno che lavoriamo sul progetto che è stato fondato dall’Ambito
29 – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Francavilla,
Francesca Buttari – io parlo come capofila. Il progetto si rivolge
ai dipendenti e ai pensionati Inps e ai parenti di primo grado. Ha
un’assistenza domiciliare innovativa e c’è tutta una serie di servizi
innovativi. Il bisogno viene preso in carico a 360°. Un persona con il
fabbisogno massimo può arrivare a beneficiare dall’Inps fino a 1.300 euro.
Abbiamo seri intenti, qui ci sono dei vantaggi quantitativi. Il progetto dà
al Comune d’ambito 40 mila euro, questo ci permette di attivare delle
governance innovative con una piattaforma informatica dedicata al
progetto. Poi avvieremo un bando pubblico con una serie di procedure di
accreditamento dotando gli utenti di un voucher per usufruire dei servizi
che ritengono giusti.
Questo è un elemento importante per permettere
di affrontare le sfide che ci aspettano. Si fronteggia il lavoro nero, si
registrano le badanti che devono essere assunte. Se non si è in banca dati
ci si deve iscrivere attraverso il sito dell’Inps, il dipendente o il pensionato
è già iscritto, mentre il parente di primo grado si deve iscrivere. Ci si può
rivolgere al servizio sociale di tutto l’ambito o a quello del Comune di
Francavilla. Facciamo questo progetto perché l’Inps ce lo chiede e anche
per dare dignità al lavoro che il Comune sta facendo. Di iniziative ne
facciamo tante, questa ha una risonanza maggiore perché c’è l’Inps di
mezzo. Si deve dare dignità non solo alla politica ma a tutta la struttura
amministrativa.
C’è una serie di persone che lavorano seriamente. Noi
cercheremo di ripetere l’esperienza e ad ingrandirci. Al di la degli assistiti
questo progetto ci permette di confrontarci con livelli di governance a
livello gratuito. Sono molto contenta perché in questo modo possiamo
lasciare un passo in avanti a livello di organizzazioneâ€.
“Sul territorio – ha aggiunto Federica Montanaro, intervenuta in
rappresentanza del Comune di Casalincontrada – vogliamo dare la
maggior visibilità possibile a questo progetto, anche per far sapere a
chi ha bisogno che c’è questo servizio. Il progetto è impeccabile ed ha
un’ottima struttura dietroâ€.