Testa interviene con preoccupazione sulla questione, “di prioritaria importanza per l’ente”, e lo fa in vista dell’insediamento del nuovo consiglio provinciale, eletto il 12 ottobre scorso, chiedendo che “già in occasione della prima seduta, convocata per domani alle 17.30, si esamini tale aspetto”. L’ex presidente ricorda che “l’ulteriore taglio di risorse è solo l’ultimo di una lunga serie, che ho sempre denunciato con amarezza. Era noto, dice Testa, ed è riportato nella delibera sul passaggio di consegne da me al neo presidente, che nel 2015 ci sarebbe stata, per la Provincia di Pescara, una sforbiciata di 3 milioni e 113 mila euro, in applicazione del decreto 66/2014. Si sapeva anche di 5 milioni 946 mila euro di minori risorse, sempre per il 2015, derivanti dalle previsioni della legge 7 agosto 2012 n. 135. Ora, a questi 9 milioni di euro in meno, si aggiungerà per il nostro Ente un altro taglio molto corposo, e davvero avrebbe il sapore di una scure che non lascia scampo. Poi, sempre in base alla Legge di stabilità, dal primo gennaio le Province non potranno più ricorrere a mutui per una serie di spese, assumere o acquisire personale seguendo determinate tipologie di contratto, né attribuire incarichi di studio e consulenze”.
“In questo scenario – prosegue Testa – sorgono spontanee mille preoccupazioni, d’altronde già maturate e ampiamente esternate dalla Giunta provinciale che ho presieduto negli anni passati, a seguito dell’applicazione sul bilancio dell’ente di tagli notevoli e decisamente dolorosi. Alle scelte degli anni scorsi sui tagli al Bilancio, che sicuramente non sono state prese a cuor leggero e hanno colpito indistintamente una serie di voci che pure erano prioritarie, se ne dovranno aggiungere altre, e si prospettano quindi nuove penalizzazioni per il territorio. Sollecito, dunque, una riflessione immediata sul tema delle risorse e chiedo di sapere in che modo intende muoversi l’amministrazione provinciale, considerato il quadro cupissimo che si prospetta per l’immediato futuro. Come ho detto più volte non condivido le misure portate avanti dal Governo, che sta utilizzando le Province come capro espiatorio, producendo solo effetti disastrosi: bilanci a rischio disequilibrio, capitoli azzerati, servizi a rischio, scuole e strade senza fondi a sufficienza, impatto negativissimo sull’economia. Vorrei, quindi – conclude Testa – che si illustrassero pubblicamente in aula, sin da domani, le scelte a cui si va incontro sia in questo ultimo periodo dell’anno sia nel 2015”.