IL DOCUMENTO
“I passaggi chiave per comprendere quelle che molti hanno cercato di far passare come invenzioni dell’Amministrazione Alessandrini o dei consiglieri comunali che denunciarono la situazione dei conti quando erano opposizione, sono diversi. -commenta il sindaco di Pescara-
Viene fatta chiarezza innanzitutto e in modo inequivocabile sulle responsabilità della precedente amministrazione nel non aver tenuto conto, già nel 2012, delle osservazioni fatte sulla gestione finanziaria dalla stessa Corte dei Conti.
Viene certificato il mancato controllo sull’attività finanziaria dell’Ente.
Viene inoltre censurato l’utilizzo di somme destinate ad opere pubbliche per coprire la spesa corrente, un ammontare di oltre 21 milioni di euro.
Viene stigmatizzata una politica di entrate non corrispondente all’effettivo incasso; sotto accusa anche la gestione dei residui attivi e passivi.
In ultimo, viene sottolineata la mancata trasmissione alla Corte dei Conti dei chiarimenti sulle osservazioni al questionario relativo al rendiconto 2011 da parte della precedente amministrazione”.
“Chiare a questo punto le responsabilità su chi ha portato la città alla situazione di grave crisi finanziaria attuale. Sono ancora più chiare le ragioni per cui l’Amministrazione nel 2014 è stata costretta ad adottare una politica di rigore per risanare i conti del Comune, con l’auspicio che i sacrifici chiesti ai cittadini con l’aumento delle tasse, portino i frutti sperati.
Chiaro -commenta Alessandrini- è anche che se il rendiconto 2012 ha subito le censure di cui sopra, preoccupa molto seriamente l’attività di controllo che la Corte dei Conti muoverà sul Rendiconto 2013. Un documento, è bene precisare, chiuso con un pesante disavanzo e con il parere negativo dei Revisori dei Conti, per giunta approvato senza i voti degli ex amministratori che hanno gestito per l’intero anno il bilancio in questione.
Evidentemente, di fronte alla consapevolezza dei guai combinati, hanno provato a farne ricadere le colpe su chi è venuto dopo. Un’operazione non riuscita perché noi, oltre ad esserci fatti carico della situazione, votando con senso di responsabilità un rendiconto prodotto dal centrodestra, stiamo provando a risolvere in piena trasparenza la situazione, senza bugie e trovate demagogiche, ma assumendoci responsabilità pesanti verso la cittadinanza che è il nostro principale referente.
A questo punto chi è stato causa di tutto questo dovrebbe smettere di dire bugie e di omettere la verità e assumersi la responsabilità nelle sedi deputate e davanti alla città e soprattutto partecipare con spirito di collaborazione all’indispensabile risanamento, anziché dare lezioni di buon governo e manifestare davanti agli uffici postali contro l’ingiusto aumento delle tasseâ€.