“E’ evidente che ci è scivolata per non aver pensato ad una mobilità sostenibile, alla raccolta differenziata, ad incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, alla realizzazione di piste ciclabili, alla riqualificazione dei parchi e alla cura delle sue aree verdi e riserve, a dare servizi capaci di migliorare la vita della sua comunità -commenta Alessandrini-
Che la fotografia sarebbe stata brutta lo sapevamo. Ma sappiamo che questa immagine fissa chiaramente la lista delle priorità da cui dobbiamo farla ripartire”.
Il traffico
Nel disegno della Pescara che verrà per Alessandrini la città deve avere una mobilità di area vasta, che tenga conto dei volumi di traffico che l’attraversano e che arrivano dai centri vicini e della qualità dell’aria in tutto il suo perimetro.
Da qui l’idea di un piano della mobilità che sia generale e guardi a tutte le zone della città in modo sostenibile e di politiche che siano davvero in grado di stimolare l’uso di mezzi pubblici, meglio se ecologici e le due ruote, come capita in città a noi vicinissime.
I rifiuti
Pescara è anche la città dove la raccolta differenziata commenta lo stesso sindaco è ferma a livelli bassissimi.
Una delle prime azioni operate dalla nostra Amministrazione è stato proprio reperire risorse e luoghi per realizzare stazioni ecologiche che consentano di balzare al 65 per cento di raccolta in brevissimo tempo.
Aree verdi
Abbiamo una città che ha diversi polmoni sottolinea Alessandrini ma dove il verde deve ritrovare una dimensione prioritaria nelle scelte dell’Amministrazione: non avendo risorse stiamo cercando di esternalizzarne la manutenzione, rendendo i parchi accessibili a tutti gli utenti, anche quelli che vivono condizioni di parziale abilità.
Tecnologia
Nelle città in cima alla classifica, l’innovazione rappresenta la componente più strategica della conquista della vivibilità. Pescara non è una smart City dichiara con rammarico il primo cittadino ma deve diventarlo, perché la sua natura di città di servizi lo richiede e perché deve recuperare spazi e credibilità a livello europeo, una dimensione, quella europea, in cui la sostenibilità e la vivibilità sono molto più che un valore, sono un parametro.
“Le maniche rimboccate le abbiamo già, siamo al lavoro perché quello che oggi è un posto in coda ad una classifica importante diventi l’occasione per migliorare seriamenteâ€